Sintesi, proprietà, e formazione del solfuro di mercurio
Il solfuro di mercurio (II), con formula HgS, è un solido cristallino di colore rosso vermiglio, praticamente insolubile in acqua. È presente nel cinabro, un minerale da cui si ottiene il mercurio attraverso arrostimento e successiva condensazione.
Il cinabro, conosciuto anche come vermiglione, è un pigmento colorato utilizzato fin dal 1500 a.C. in Cina. Questo pigmento viene ottenuto polverizzando la roccia e sottoponendo la polvere a numerosi lavaggi. In passato, il cinabro è stato utilizzato come pigmento, cosmetico e per l’estrazione del mercurio, e ha avuto un largo impiego anche presso gli antichi Romani, Maya, Cinesi e altri popoli asiatici.
Il solfuro di mercurio è dimorfico e si presenta in due forme cristalline: rosso cinabro α-HgS, con struttura trigonale, e nero metacinabro β-HgS, con struttura cubica.
Il solfuro di mercurio rosso può essere ottenuto dalla reazione tra un sale di mercurio (II) e solfuro di idrogeno. In alternativa, può essere ottenuto dalla reazione tra acetato di mercurio e solfuro di idrogeno, in presenza di un eccesso di tiocianato di ammonio.
Il cinabro si forma principalmente nei processi magmatici teletermali nei pressi dei vulcani, principalmente nelle vene di acque termali profonde a temperatura inferiore ai 100 °C, ricche in minerali e da vene magmatiche superficiali fredde. A causa dell’elevato contenuto di mercurio, il cinabro è considerato tossico e dannoso per l’uomo e l’ambiente.
Nonostante il mercurio sia stato utilizzato in svariati campi nel corso dei millenni, gli organismi internazionali sono impegnati nella sua progressiva eliminazione dai cicli produttivi, come ad esempio nella preparazione industriale della soda caustica.
Già dagli anni ’70, le quotazioni del mercurio si contrassero di più del 50%, con la chiusura di molte miniere di cinabro.