La teoria cinetica molecolare dei gas si basa facendo le seguenti assunzioni:
1) Un gas è costituito da un elevato numero di molecole separate da distanze che sono molto maggiori rispetto alle loro dimensioni
2) Le molecole si trovano in uno stato di movimento costante interrotto solo dalle reciproche collisioni e dalle collisioni con le pareti del contenitore. Le collisioni delle molecole con le pareti del contenitore vengono considerate elastiche e pertanto durante la collisione non viene persa energia
3) Le molecole dopo le collisioni si muovono con velocità costante in linea retta
Poiché la velocità delle molecole rimane costante anche la loro energia cinetica è costante.
Teoria cinetica molecolare e legge di Boyle
Il modello costruito risulta adeguato a fornire una spiegazione della legge di Boyle.
Si consideri un contenitore che, per semplicità, viene assunto avente forma di un cubo di lato l e si supponga che esso contenga un’unica molecola di massa m che si muove con una velocità v che ha come componenti vx, vy e vz.
Valutiamo cosa succede a una molecola che, dopo la collisione con un parete YZ perpendicolare all’asse x, rimbalza
La pressione vie espressa come forza per unità di superficie, la forza come la variazione del momento nel tempo. Quando una molecola rimbalza cambia la sua quantità di moto di 2mv. Le componenti della velocità lungo l’asse delle x e delle y non cambiano durante la collisione con la parete del cubo; se la componente lungo l’asse delle x è pari a vx la molecola tornerà a collidere con la parete YZ in un tempo t = 2/vx.
Se la molecola ha una variazione di quantità di moto ogni 2/vx secondi allora la velocità di variazione del momento nel tempo, ovvero la forza Fx è data da:
Fx = 2mvx / 2l/vx = mvx2/l
La forza per unità di superficie ovvero la pressione è data da:
px = mvx2/l / l2 = mvx2/ l3 = mvx2/V (1.1)
analogamente:
py = mvy2/V (1.2) e pz = mvz2/V (1.3)
Se il contenitore contiene N molecole si ha:
px = N mṽx 2/V, py = N mṽy 2/V, pz = N mṽz 2/V,
dove ṽ2 sono le medie dei quadrati delle componenti della velocità.
La velocità totale di una molecola è relazionata alle componenti della velocità dall’equazione:
v2 = vx2 + vy2 + vz2
poiché i moti delle singole molecole sono casuali e indipendenti la media dei quadrati delle componenti della velocità in ogni direzione è la stessa non essendo preferita una direzione nel moto del gas pertanto:
ṽx 2 = ṽy 2 = ṽz 2 = 1/3 ṽ 2 (2)
La casualità del moto delle molecole ha, come conseguenza, che la pressione è la stessa su tutte le pareti.
Combinando le (1.1, 1.2 e 1.3 con la ( 2 si ha:
px = N m ṽ 2 /3V
e px = py = pz = p = N m ṽ 2 /3V
ovvero
pV = N m ṽ 2 /3
espressione che somiglia alla legge di Boyle per la quale pV = costante a temperatura costante: infatti nell’espressione pV = N m ṽ 2 /3 ottenuta dalla teoria cinetica molecolare il prodotto pV dipende dalla velocità media delle molecole del gas. Se la teoria è corretta la velocità media non dipende dalla pressione o dal volume ma dalla temperatura.
Detta ε l’energia cinetica media dove
ε = ½ mv2
se N è il numero di Avogadro l’energia cinetica Ek di una mole di molecole è data da Nε. Per una mole di gas il prodotto pV della legge di Boyle è proporzionale all’energia cinetica per mole:
Ek = Nε = ½ Nm ṽ 2
Dividendo e moltiplicando il secondo termine dell’equazione per 3 e riarrangiando si ha:
Ek = (3/2)(1/3) Nm ṽ 2
Poiché pV = N m ṽ 2 /3
Abbiamo Ek = 3/2 pV
Ovvero 2 Ek/3 = pV
Poiché per l’equazione di stato di un gas ideale pV = nRT si ha che l’energia cinetica per mole è direttamente proporzionale alla temperatura.
Si ha per una mole di gas ( n = 1)
pV = RT = 2 Ek/3 ovvero
Ek = 3RT/2
Essendo Ek = Nε dove ε= ½ m ṽ 2 si ha:
T = (2/3) N ½ m ṽ 2/R = M ṽ 2/3R
In cui il peso molecolare è M = Nm
La temperatura è quindi una misura del moto delle molecole: riscaldando un gas con conseguente aumento della temperatura aumenta la velocità delle molecole.