Vanadato: Definizione e Nomenclatura
Il vanadato è una specie chimica in cui il vanadio si presenta con un numero di ossidazione di +5. Il vanadato più semplice è l’anione poliatomico VO43-. Nella nomenclatura tradizionale, agli acidi e ai loro sali vengono attribuite denominazioni con l’uso dei prefissi “orto”, “meta” e “piro”.
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Ad esempio, l’acido ortofosforico è H3PO4, l’acido pirofosforico è H4P2O7, e l’acido metafosforico è HPO3. I sali corrispondenti sono rispettivamente l’ortofosfato, il pirofosfato e il metafosfato. Anche l’acido fosforico è comunemente noto senza il prefisso orto.
Acidi e Anidridi: Nomenclatura e Proprietà
Le denominazioni degli acidi derivano dalla reazione delle anidridi con l’acqua. Se un’anidride reagisce con una molecola di acqua, si parla di acido meta; con due molecole, è un acido piro; con tre molecole, è un acido orto. In base a questa logica, il vanadato VO43- può essere chiamato anche ortovanadato. Altri esempi sono il pirovanadato V2O74- e il metavanadato VO3–.
Struttura e Poliossovanadati
Lo ione vanadato ha una geometria molecolare tetraedrica, con il vanadio legato a un atomo di ossigeno attraverso un doppio legame e tra atomi di ossigeno tramite legami semplici, garantendo una stabilità per risonanza. Dai poliossovanadati si ottengono diversi composti a seconda del pH, come il V2O74- a pH tra 12 e 10 e il H2V10O284- a pH 2.2.
Applicazioni e Usi
Il vanadato è noto come un efficace inibitore della corrosione ed è ampiamente utilizzato come pigmento. In particolare, il vanadato di bismuto BiVO4 è un materiale funzionale di grande rilevanza nell’industria dei rivestimenti, essendo un’alternativa ai pigmenti di cromo e cadmio. Il suo colore giallo lo rende particolarmente apprezzato per diverse applicazioni.