back to top

Vitamina D: proprietà, fonti alimentari

Benefici e fonti della vitamina D

La vitamina D è una vitamina liposolubile presente in due forme distintive: D2 (ergocalciferolo) presente nelle piante e D3 (colecalciferolo) presente nei tessuti animali. Entrambe fanno parte dei secosteroidi, tipi di con un anello aperto, differenziandosi principalmente per la catena laterale. Mentre la D2 possiede un doppio legame tra il carbonio 22 e 23 e un gruppo metilico legato al carbonio 24, la D3 ha caratteristiche diverse.

Proprietà principali della vitamina D

La vitamina D svolge un ruolo fondamentale nell’assorbimento del calcio nell’intestino e nella regolazione delle concentrazioni sieriche di calcio e per favorire la corretta mineralizzazione ossea e prevenire condizioni come la tetania ipocalcemica. Inoltre, supporta la crescita e il rimodellamento osseo, contribuendo alla prevenzione di patologie legate all’indebolimento delle ossa.

Fonti alimentari di vitamina D

Alcuni alimenti ricchi di vitamina D includono l’olio di fegato di merluzzo, pesci come salmone, sgombro, aringa e sardine, latticini, uova, fegato e verdure a foglia verde. Inoltre, la vitamina D è aggiunta a diversi alimenti come latte artificiale, cereali per la colazione e creme spalmabili, e può essere assunta anche tramite integratori alimentari.

Produzione endogena e metabolismo della vitamina D

La vitamina D può essere sintetizzata dall’organismo tramite l’esposizione alla luce solare. La reazione inizia con il 7-deidrocolesterolo che, convertito in colecalciferolo nella pelle, passa poi al fegato dove diviene calcidiolo. Successivamente, il calcidiolo viene attivato nei reni trasformandosi in calcitriolo, la forma biologicamente attiva della vitamina D che favorisce l’assorbimento del calcio nell’intestino.

Storia e scoperta della vitamina D

Il rachitismo, una malattia diffusa nell’infanzia, fu alla base delle prime ricerche sulla vitamina D. Solo nel 1890 si ipotizzò che la mancanza di luce solare potesse essere correlata al rachitismo. Negli anni ’20, Elmer McCollum e Marguerite Davis identificarono nei pesci grassi un fattore chiamato vitamina D. Successivamente, Ian Heilbron e Adolf Windaus scoprirono che la vitamina D è costituita da diversi composti steroidei. La ricerca sulla vitamina D ha portato poi a metodi per arricchire gli alimenti con questa vitamina, come dimostrato da Harry Steenbock.

GLI ULTIMI ARGOMENTI

Leggi anche

Uranio impoverito viene identificato come potenziale rischio per la salute umana e l’ambiente

L'uranio impoverito, pur essendo meno radioattivo rispetto all'uranio naturale, ha scatenato allarmi globali per i suoi impieghi militari, i possibili effetti devastanti sulla salute...

Thiophenol Identified as Promising Compound in Advanced Chemical Applications

Il tiofenolo (PhSH), noto anche come benzenetiolo, sta emergendo come un vero campione nel campo della chimica organica, con la sua formula C₆H₅SH che...

Ricercatori scoprono le proprietà straordinarie della bentonite e i suoi ampi utilizzi

La bentonite, un’argilla naturale a struttura stratificata composta principalmente da minerali argillosi del gruppo delle smectiti – con la montmorillonite come componente dominante –...
è in caricamento