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Zaffiro: diffusione, proprietà, usi

L’origine e i significati dello zaffiro

Il

zaffiro

, con il suo nome che deriva dal greco σάπφειρος che significa pietra blu, è una pietra preziosa appartenente alla famiglia del

corindone

, insieme al rubino. Questa varietà di corindone è costituita da ossido di alluminio con struttura cristallina α-Al2O3, e tra i suoi molteplici colori spicca il blu.

Formazione e citazioni storiche

Gli zaffiri naturali si sono formati circa 150-200 milioni di anni fa in rocce ignee contenenti feldspatoidi, a causa di processi di origine magmatica e metamorfica. Il loro valore simbolico è antico, trovando menzione nel libro di Tobia della Bibbia. Si narra che le porte di Gerusalemme sarebbero state costruite con zaffiri insieme ad altre pietre preziose.

Diffusione dei giacimenti di zaffiro

I giacimenti di zaffiro sono presenti in varie parti del globo, con pietre di diversa qualità a seconda della provenienza. Paesi come Sri Lanka, Myanmar, Thailandia, Afghanistan, Australia, Tanzania, Kenya, Nigeria, Madagascar e Montana negli Stati Uniti ospitano miniere di zaffiro con caratteristiche chimiche e inclusioni diverse.

Proprietà e variazioni di colore

Lo zaffiro si presenta principalmente di colore blu, ma può variare in base alla composizione. Presenza di ferro conferisce un colore giallo, mentre il vanadio porta tonalità viola e la combinazione di ferro e titanio dona il caratteristico blu intenso. Il valore della pietra dipende principalmente dall’intensità del blu, con esemplari rari come lo zaffiro padparadscha, che mescola tonalità di rosa e arancione.

Usi e applicazioni dello zaffiro

Oltre ai gioielli, lo zaffiro trova impiego nella creazione di cristalli per orologi, strumenti scientifici, wafer elettronici e finestre ad alta durabilità. Grazie alla sua resistenza elevata, conduttività termica e isolamento elettrico, lo zaffiro è una pietra versatile e preziosa in diverse industrie e applicazioni tecnologiche.

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