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Alcol test: funzionamento, reazioni

Funzionamento dell’alcol test e principi di reazione per la misurazione del tasso alcolico

L’alcol test è un mezzo efficace per determinare la concentrazione di etanolo presente nell’organismo. La maggior parte degli incidenti stradali, soprattutto quelli gravi o mortali, è causata dallo stato psicofisico alterato del conducente, spesso dovuto a un uso eccessivo di alcol. Purtroppo, questo fenomeno coinvolge principalmente giovani tra i 21 e i 24 anni.

Durante i mesi estivi, nei fine settimana e nelle prime ore del mattino, molti incidenti stradali sono causati da conducenti in stato di ebbrezza, spesso provenienti da discoteche. Per contrastare questo problema, oltre alle campagne pubblicitarie per sensibilizzare i giovani sull’abuso di alcol, è stato introdotto un limite di concentrazione alcolica nel sangue (BAC).

La legge fissa tale limite in 0.5 g/L di etanolo nel sangue. La guida in stato di ebbrezza, a seconda del tasso alcolemico riscontrato, può essere punita con l’arresto fino a un mese, ammenda e sospensione della patente. L’alcol test misura la quantità di alcol contenuta nell’aria espirata.

Il funzionamento dell’etilometro si basa sulla legge di Henry, secondo la quale esiste un rapporto costante, a una data temperatura, tra la concentrazione di un composto volatile nell’aria e la sua concentrazione nell’acqua. Quando l’alcol è assorbito dal corpo, entra in circolo con il sangue e rimane fino alla sua espulsione. Il sangue può essere considerato una soluzione acquosa con una certa percentuale di alcol. Il vapore espirato è in equilibrio con questa soluzione, e la percentuale di alcol registrata dall’etilometro è proporzionale a quella presente nel sangue, secondo la legge di Henry.

Per misurare il tasso alcolico esistono vari dispositivi, tra cui uno che rileva l’alcol attraverso spettri a raggi infrarossi. Altri dispositivi sfruttano una reazione che produce una variazione di colore. A tal proposito, un boccaglio raccoglie l’aria espirata e la fa gorgogliare in un flaconcino contenente acido solforico, bicromato di potassio, acqua e nitrato di argento. La funzione del nitrato di argento è quella di catalizzare l’ossidazione dell’alcol, mentre l’acido solforico conferisce un pH adatto affinché la reazione avvenga.

L’etilometro registra la variazione di colore durante la reazione, che è direttamente correlata alla quantità di alcol presente nell’aria espirata. Questo metodo consente di determinare il tasso alcolico confrontando il colore del prodotto della reazione con i soli reagenti in un sistema di fotocellule, che produce una corrente elettrica, indicando infine la quantità di alcol presente.

Un altro metodo, più usato dalle forze dell’ordine, sfrutta una cella a combustibile costituita da oro e platino su un disco poroso per ossidare l’alcol presente nell’aria. La corrente elettrica prodotta dalla reazione è rilevata da un microprocessore che fornisce indicazioni sul tasso alcolico. Questo dispositivo portatile è efficace per misurare immediatamente il tasso alcolico sul campo.

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