L’utilizzo tossico dell’arsenico risale ai tempi antichi, come testimoniato da Ippocrate nel 370 a.C. che descrisse i sintomi di avvelenamento da arsenico in un minatore. Dioscoride Pedanio, medico e botanico, lo identificò come veleno, mentre Agrippina potrebbe averlo usato per avvelenare Britannico e far diventare imperatore suo figlio Nerone.
Il Re dei Veleni
Gli arsenici inorganici sono insapori e incolori, facilmente ottenibili dai minerali per creare una polvere bianca e cristallina solubile in acqua, risultando quasi indetectable all’epoca. Questo fattore rese l’arsenico il “re dei veleni”, in grado di essere somministrato gradualmente in dosi piccole, portando a uno stato di progressiva debilitazione interpretato come il decorso naturale di una malattia.
Diffusione del Veleno nel Rinascimento
Durante il Rinascimento, il “veneficio” si diffuse soprattutto nelle corti europee, dove l’intrigo e le rivalità dominavano. Nasceva così la figura dell’assaggiatore, impiegato dai signori per proteggersi dall’avvelenamento.
La Cantarella
Nel contesto dei veleni, il nome dei Borgia e di Lucrezia Borgia emerge come emblema. Si diceva che utilizzasse la “cantarella”, un veleno ottenuto dalle viscere di suini cosparsi di arsenico, essiccati e polverizzati. Altri sostenevano fosse composto da arsenico e sali derivati dall’evaporazione dell’urina in un recipiente di rame.
L’Acqua Tofana
Giulia Tofana produsse l’acqua tofana bollendo As2O3, limatura di piombo e antimonio in una pentola sigillata. Questo preparato veniva venduto a donne desiderose di diventare vedove per un profitto personale. Nel 1659, donne a Roma pubblicizzavano veleni a base di arsenico per i più nefasti fini.
Scoperte e Caduta in Disuso
Solo nel 1936 il chimico James Marsh riuscì a dimostrare l’avvelenamento da arsenico con un metodo efficace. L’arsenico come veleno cadde in disuso, ma nel 1918 l’arsina “lewsite” venne scoperta come un veleno simile ai gas nervini, provocando avvelenamento attraverso l’assorbimento cutaneo.
Conclusioni
L’utilizzo storico dell’arsenico come veleno è stato ampiamente superato nel corso dei secoli, ma la sua storia rimane un capitolo significativo nei racconti di intrighi e tragedie del passato.