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Calcoli renali: quando la chimica si trasforma in un nemico silenzioso

Calcoli renali: cause, sintomi e prevenzione

I calcoli renali, anche conosciuti come calcolosi renale, sono formazioni solide che si sviluppano nei reni o nelle vie urinarie a causa dell’accumulo di minerali e sali. Queste masse possono variare in dimensioni e composizione, causando dolore acuto durante il loro passaggio nel tratto urinario.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, circa il 15% degli adulti soffre di calcoli renali almeno una volta nella vita, con una prevalenza leggermente maggiore negli uomini rispetto alle donne. L’incipiente riscaldamento globale potrebbe aumentare la frequenza di questa patologia a causa del rischio di disidratazione correlato all’aumento delle temperature. I calcoli si formano quando sostanze come calcio, ossalato e acido urico sono presenti in eccesso nelle urine e non vengono adeguatamente diluite.

Uno studio ha dimostrato che l’assunzione di almeno 2 litri di liquidi al giorno può ridurre significativamente il rischio di recidiva dei calcoli renali. Altri fattori che aumentano la probabilità di sviluppare calcoli includono una dieta ricca di proteine e zuccheri, ma povera di fibre. Il consumo eccessivo di sodio può favorire l’accumulo di calcio nei reni, aumentando il rischio di calcolosi.

Fattori come l’obesità, il diabete, l’ipertensione e la sindrome metabolica sono considerati fattori di rischio per la formazione dei calcoli renali. Queste condizioni possono portare a complicazioni come coliche renali, infezioni delle vie urinarie e, nei casi più gravi, idronefrosi.

Composizione dei calcoli renali

I calcoli renali sono formati da cristalli e una matrice organica che riveste e riempie gli spazi tra i cristalli stessi. Questa matrice contiene diverse macromolecole e lipidi che favoriscono la formazione di nuovi cristalli. La classificazione dei calcoli si basa principalmente sulla loro composizione chimica.

Il calcolo più comune è l’ossalato di calcio, che rappresenta il 75% dei casi, seguito dal fosfato di calcio che interessa circa il 5% dei pazienti. La presenza di acido urico e fosfato di ammonio e magnesio (noto come struvite) rappresenta rispettivamente il 10% dei casi. Infine, la cistina, un amminoacido solforato, è presente in minor misura.

In conclusione, la prevenzione dei calcoli renali si basa su una corretta idratazione, una dieta equilibrata e la gestione dei fattori di rischio con controlli regolari e uno stile di vita sano.Calcoli renali di calcio, trattamento e prevenzione

I calcoli renali di calcio sono una condizione piuttosto comune che colpisce solo l’1% delle persone. La presenza di ioni calcio nei calcoli porta spesso a consigliare di evitare alimenti ricchi di questo minerale, come i latticini. Tuttavia, studi clinici hanno dimostrato che non è necessario ridurre il calcio nella dieta per le persone con questo tipo di calcoli.

Assunzione giornaliera di calcio consigliata

Le linee guida raccomandano di consumare la dose giornaliera raccomandata di calcio, che corrisponde a 1 g al giorno per le donne sotto i 50 anni e gli uomini sotto i 70 anni, e 1.2 g al giorno per le donne oltre i 50 anni e gli uomini oltre i 70 anni. Il calcio può legarsi all’ossalato nell’intestino, impedendone l’assorbimento e riducendo così la formazione di calcoli renali.

Alimenti da evitare e consigli utili

Alimenti come noci, spinaci, patate, tè e cioccolato, che sono ricchi di ossalati, possono aumentare la quantità di ossalato nelle urine e favorire la formazione di calcoli. In caso di colica renale, è essenziale consultare un medico che potrà consigliare le terapie adeguate e gli esami diagnostici necessari, come ecografie o TAC.

Anche se i calcoli di cistina e acido urico non sono visibili ai raggi X, è importante evitare alimenti ricchi di ossalato se si è predisposti a calcoli renali. Quando i calcoli sono di piccole dimensioni, possono essere eliminati attraverso le urine. Pertanto, è consigliabile filtrare le urine per isolare il calcolo e farlo analizzare per determinare il trattamento più adatto.

Raccomandazioni per la prevenzione

Una corretta idratazione, preferibilmente con acque ricche di calcio e povere di sodio, e una limitazione nell’assunzione di proteine animali possono contribuire alla prevenzione dei calcoli renali di calcio. Seguire una dieta equilibrata e uno stile di vita sano può ridurre il rischio di ricorrenza di questa condizione dolorosa.

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