Chanel N°5: composizione

Coco Chanel fu una grande stilista che rivoluzionò il concetto di femminilità e divenne la regina indiscussa della moda della sua epoca.

Negli anni ’20 dello scorso secolo Coco Chanel volle arricchire la sua linea con un profumo e commissionò al mastro profumiere Ernest Beaux che aveva lavorato per molti anni presso la A.Rallet & Co, casa storica dei profumi di lusso e fornitore ufficiale degli Zar, un nuovo profumo.

Chanel chiese espressamente che questo profumo non fosse caratterizzato, contrariamente ai profumi dell’epoca, da una fragranza prevalente, ma fosse una composizione di profumi e incarnasse un concetto di femminilità senza tempo, unica e affascinante.

Nella preparazione di questo profumo Beaux utilizzò per la prima volta aldeidi sintetiche a cui si accompagnavano profumi di rosa e gelsomino e creò una serie di profumi che numerò dal numero uno al cinque e dal venti al ventiquattro che sottopose al giudizio di Chanel.

Fu scelto in numero 5 e il giorno 5 del quinto mese del 1921 fu messo in commercio questo profumo che, nonostante abbia quasi un secolo rimane uno dei più prestigiosi, conosciuti e amati dalle donne di tutto il mondo.

Divenne ben presto uno status symbol e i soldati americani dopo la liberazione di Parigi nel 1944 facevano lunghe code per accaparrarsi lo Chanel N°5 per portarlo alle loro spose negli USA.

Il più grande testimonial del profumo fu Marylin Monroe che nel 1952 dichiarò “What do I wear in bed? Why, Chanel N° 5, of course”.

Componenti

I profumi sono caratterizzati da tre componenti ovvero nota di:

  • testa fragranza predominante per pochi minuti subito dopo l’applicazione
  • cuore che contiene le fragranze principali e che si percepisce per qualche ora dopo la scomparsa della nota di testa 
  • fondo che contiene le specie più persistenti e rimane fin quanto tutto il profumo è evaporato.

Nella composizione del profumo Beaux utilizzò una miscela di ognuna delle tre note. Per la nota di fondo si avvalse tra l’altro di profumo di vainiglia, sandalo, vetiver e muschio. Per la nota di cuore il profumo di gelsomino, rosa, iris e mughetto. La nota di testa conteneva la cananga odorata dall’aroma floreale, neroli ottenuto dai fiori di arancio amaro e da aldeidi contenenti 10-12 atomi di carbonio.

Gli odori delle aldeidi variano sensibilmente a seconda del numero di atomi di carbonio. Le aldeidi con pochi atomi di carbonio hanno un odore sgradevole a pungente. Tuttavia mano a mano che la catena si allunga assumono un profumo ceroso floreale che si affievolisce per aldeidi con più di 14 atomi di carbonio.

La presenza di un sostituente metilico in posizione 2 rende la fragranza dell’aldeide più gradevole e intenso con riduzione della nota cerosa.

Tra le aldeidi che costituiscono la miscela di fragranze della Chanel N°5 vi è il 2-metilundecanale. Essa risponde in pieno alle caratteristiche dell’aldeide ideale che si trova in natura nel kumquat frutto che assomiglia molto all’arancia.

Condensazione di Darzsens

Auguste Georges Darzens per la prima volta nel 1904 sintetizzò il 2-metilundecanale a partire dal 2-undecanone e metilcloroacetato.

Nelle sue linee generali tale reazione detta condensazione di Darzsens o condensazione dell’estere glicidico avviene tra un chetone e in α-alogeno estere con formazione di α,β-epossiesteri detti esteri glicidici che per idrolisi danno un epossiacido. Quest’ultimo, per riscaldamento dà luogo a una decarbossilazione con produzione di aldeidi o chetoni.

sintesi

Il profumo confezionato in una bottiglia di vetro pregiato con un’etichetta bianca con scritte nere costituisce ancora oggi il Mito dei profumi

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