Il cioccolato bianco: storia e caratteristiche
Il cioccolato bianco venne creato dalla Nestlé in Svizzera e introdotto sul mercato intorno al 1930. Questa variante fu ideata per utilizzare il surplus di burro di cacao prodotto durante la lavorazione del cioccolato.
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Origini del cioccolato
La storia del cioccolato bianco non è antica come quella delle altre varianti. Fu per la prima volta prodotto nel 1847 dai fratelli Fry a Bristol. Prima di allora, il consumo di cacao avveniva principalmente sotto forma di bevanda miscelato con zucchero, latte e altre sostanze.
Composizione del cioccolato bianco
Il cioccolato bianco non contiene cacao, ma è composto principalmente da burro di cacao, zucchero e latte. Il burro di cacao conferisce il gusto, il colore e la consistenza distintivi a questa tipologia di cioccolato. La percentuale di burro di cacao contenuta varia solitamente tra il 20% e il 33%, conferendo alla cioccolata bianca una consistenza ricca e cremosa.
Proprietà e caratteristiche
A differenza del cioccolato fondente, il cioccolato bianco risulta più burroso e ricco, ma contiene più grassi e zuccheri. Rispetto alle altre forme di cioccolato, il bianco non possiede la teobromina, una sostanza con effetti antiossidanti benefici per la salute.
Considerazioni nutrizionali
Anche se non contiene grassi idrogenati artificiali, il burro di cacao è ricco di grassi saturi come l’acido palmitico, l’acido stearico e l’acido oleico. In Italia, il cioccolato bianco non è particolarmente popolare, rappresentando solo il 5% del mercato della cioccolata, forse a causa delle preoccupazioni legate all’elevato contenuto di grassi.
Conclusioni
Il cioccolato bianco, nonostante il suo sapore distintivo, potrebbe non essere la scelta più salutare a causa del suo alto contenuto di zuccheri e grassi saturi. È importante consumarlo con moderazione, considerando anche le personali esigenze dietetiche, come ad esempio l’intolleranza al lattosio, dato il contenuto di latte in polvere presente in molti prodotti.