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Cosmetici e chimica

L’evoluzione dei cosmetici nel corso della storia ha visto l’utilizzo di sostanze oleose, unguenti e maschere di bellezza sin dall’Antico Egitto, circa nel 5000 a.C. Questi prodotti, sebbene utilizzati per rendere più attraente l’aspetto esteriore, spesso contenevano ingredienti tossici e dannosi per la salute.

L’utilizzo di sostanze dannose nei cosmetici nell’antichità

Nella Magna Grecia, ad esempio, era comune l’utilizzo di derivati del piombo per ottenere una pelle più chiara, come il carbonato basico di piombo. Allo stesso modo, nell’antica Roma veniva impiegato il “minio”, un ossido misto di piombo, per conferire un colore rosato alle guance e alle labbra. Tuttavia, queste pratiche avevano effetti nocivi sul sangue, sul sistema nervoso e sui reni.

Anche in epoche successive, sono stati usati ingredienti dannosi nei cosmetici, come il catrame per scurire le ciglia o creme contenenti acetato di piombo.

L’importanza della sicurezza nei cosmetici moderni

Solo nel XX secolo, con lo sviluppo della chimica, le aziende cosmetiche e gli enti regolatori hanno posto maggiore attenzione alla sicurezza e alla salute dei consumatori. Questo ha portato a un’impegno costante nel garantire prodotti cosmetici sicuri ed efficaci.

Composizione dei prodotti cosmetici moderni

Oggi sul mercato esistono migliaia di prodotti cosmetici, ognuno con la propria formulazione unica. Tuttavia, la maggior parte di essi contiene una combinazione di ingredienti principali, tra cui acqua, emulsionanti, conservanti, addensanti, emollienti, pigmenti, fragranze e stabilizzanti di pH.

Acqua

L’acqua è un ingrediente fondamentale in molti cosmetici, costituendo la base per lozioni, deodoranti, shampoo, creme e balsami. Può essere acqua distillata o purificata e viene utilizzata come solvente ed emulsionante.

Emulsionanti

Gli emulsionanti sono ingredienti cruciali nei cosmetici per evitare la separazione di liquidi non miscibili. Questi composti riducono la tensione superficiale tra componenti idrofili e lipofili, facilitando la miscelazione. Tra gli emulsionanti comuni troviamo esteri di acidi grassi come il glicerolo monostearato, lecitina, tensioattivi come il sodio cocoil glicinato, derivati dell’olio di ricino e alcoli grassi come l’alcol cetilico.

Conservanti

I conservanti sono utilizzati nei cosmetici per preservarne la durata e prevenire la crescita di microrganismi dannosi come batteri e funghi che possono proliferare negli ambienti umidi. Tra i conservanti più comuni troviamo il triclosano, il triclocarban, il fenossietanolo, il benzoato di benzile, l’alcol benzilico, l’acido salicilico, i parabeni e alcuni oli essenziali.

Addensanti

Gli addensanti migliorano la consistenza e la viscosità dei prodotti cosmetici, contribuendo anche ad idratare la pelle. Essi possono essere suddivisi in diverse categorie:
– Addensanti lipidici come l’alcol cetilico, l’acido stearico e la cera carnauba.
– Addensanti di origine naturale come la gomma di xantano e la gomma di guar.
– Addensanti minerali tra cui magnesio alluminio silicato, silice e bentonite.
– Addensanti sintetici come il carbomer, che è un polimero dell’acido acrilico e viene spesso impiegato nella formulazione di creme e gel trasparenti.

Emollienti

Gli emollienti sono sostanze grasse che hanno il compito di ammorbidire la pelle rendendola più elastica e liscia, prevenendo la disidratazione e integrando i lipidi naturali della pelle. Essi possono essere di origine naturale come la cera d’api, l’olio di oliva, l’olio di cocco, l’ossido di zinco e la lanolina, oppure di origine sintetica come la vaselina e gli oli minerali.

Pigmenti

Per creare i vari colori dei rossetti, smalti, fondotinta e ombretti, vengono impiegati diversi pigmenti. Tra i pigmenti utilizzati troviamo quelli di origine minerale come gli ossidi di cromo e ferro. Questi pigmenti permettono di ottenere una vasta gamma di colorazioni per i prodotti cosmetici.

Pigmenti in Cosmetica: Caratteristiche e Utilizzo

I pigmenti utilizzati in cosmetica sono sostanze coloranti di origine naturale o sintetica che conferiscono colore ai prodotti cosmetici. Essi possono essere suddivisi in pigmenti organici e inorganici.

Pigmenti Organici e Inorganici

I pigmenti organici si dividono in due gruppi principali: le lacche e i veri pigmenti. Le lacche sono ottenute assorbendo su supporti inerti le soluzioni acquose dei coloranti, mentre i veri pigmenti sono privi di ioni metallici, risultando così più stabili nel tempo.

Esempi di Pigmenti

Tra i pigmenti inorganici più comuni troviamo il biossido di titanio, gli ossidi di ferro e cromo, e il ferrocianuro ferrico. Inoltre, esistono anche i pigmenti perlescenti costituiti da cristalli ad elevato indice di rifrazione come la mica bianca.

Fragranze nei Cosmetici

Le fragranze vengono utilizzate per conferire profumi accattivanti ai cosmetici. Spesso, le miscele di sostanze aromatiche sono mantenute segrete dai produttori, il che può rappresentare una sfida per i consumatori allergici che desiderano fare scelte consapevoli.

Stabilizzanti di pH in Cosmetica

Gli stabilizzanti di pH sono essenziali per mantenere l’efficacia e la stabilità dei prodotti cosmetici. Essi aiutano a regolare il pH dei cosmetici entro un intervallo compatibile con la pelle umana, garantendo che colore, viscosità e stabilità siano mantenuti nel tempo.

Esempi di Stabilizzanti di pH

Per abbassare il pH di una formulazione cosmetica, vengono spesso utilizzati l’acido citrico e l’acido lattico, mentre per aumentare il pH si ricorre al bicarbonato di sodio.

In conclusione, i pigmenti, le fragranze e gli stabilizzanti di pH sono componenti fondamentali nella formulazione dei prodotti cosmetici, garantendo sia la parte estetica che l’efficacia dei cosmetici stessi.

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