Deodoranti per ambienti: Composizione e rischi
L’uso dei deodoranti per gli ambienti risale all’antichità, quando gli Egizi utilizzavano muschi e altre sostanze naturali per profumare le tombe. Nel corso dei secoli, sono state sperimentate varie composizioni, tra cui spezie ed estratti floreali, al fine di conferire alle stanze un aroma piacevole.
Nel 1948, fu sviluppato un deodorante per ambienti che utilizzava tecnologie militari per l’erogazione di insetticidi. Questo prodotto conteneva uno spray sotto pressione con circa l’1% di profumo, il 24% di alcol o altri solventi e il 75% di clorofluorocarburi come propellenti.
Negli ultimi anni, i produttori si sono concentrati sulla creazione di deodoranti sempre più specifici, capaci di assorbire odori sgradevoli come il fumo di sigaretta o i cattivi odori legati al cibo.
Tuttavia, l’uso frequente di deodoranti comporta l’esposizione continua a una miscela di sostanze chimiche che possono avere effetti dannosi sulla salute, in particolare per le persone affette da asma, allergie o disturbi respiratori.
Recenti studi hanno evidenziato una correlazione tra l’uso prolungato dei deodoranti per ambienti e il deterioramento della funzione cardiaca.
Da un punto di vista cosmetico, i deodoranti non sono essenziali, poiché è possibile ovviare al problema mediante la ventilazione degli ambienti o l’uso di prodotti naturali come il limone, l’aceto o il bicarbonato. È importante sottolineare che i deodoranti non migliorano la qualità dell’aria, ma solo mascherano gli odori.
Attualmente, non esistono normative specifiche per regolamentare l’immissione sul mercato di questi prodotti, il che espone potenzialmente i consumatori all’emissione di sostanze dannose.
La composizione dei deodoranti per ambienti comprende solitamente i seguenti componenti:
1) Profumi, che possono provocare irritazioni e allergie. Le aldeidi a lunga catena, spesso presenti nei profumi, potrebbero anche essere cancerogene.
2) Sostanze distributive, spesso costituite da ftalati, che hanno effetti sul sistema ormonale e potrebbero essere cancerogene.
3) Propellenti a base di idrocarburi, che hanno un effetto irritante e potrebbero causare tachicardia.
4) Solventi, tra cui gli eteri, dannosi in caso di inalazione.
5) Deodoranti assorbenti o neutralizzanti degli odori, che potrebbero contenere sostanze irritanti e cancerogene come l’1,4-diclorobenzene.
Le sostanze chimiche emesse dai deodoranti si accumulano nell’ambiente e possono rappresentare un rischio, specialmente per i bambini, che sono più esposti a causa della loro elevata frequenza respiratoria.
Al fine di soddisfare la richiesta di prodotti non tossici, alcuni produttori hanno introdotto in commercio deodoranti per ambienti a base di essenze naturali, prive di inquinanti o allergeni. Altre alternative sicure includono l’utilizzo di oli essenziali o di zeolite, un minerale in grado di assorbire odori e umidità in eccesso.
In conclusione, l’uso cosciente dei deodoranti per ambienti e la ricerca di alternative naturali possono contribuire a preservare la qualità dell’aria nelle nostre case e negli uffici.