Il luminol sulla scena del crimine

Luminol: come funziona e perché è usato nella chimica forense

Il luminol è uno strumento fondamentale nell’ambito della chimica forense per individuare tracce di sangue invisibili ad occhio nudo sulla scena del crimine.

Il composto, conosciuto anche come 5-ammino-2,3-diidro-1,4-ftalazimdione, mostra un fenomeno chiamato chemiluminescenza, che comporta l’emissione di radiazioni elettromagnetiche in determinate reazioni chimiche. Questo fenomeno avviene attraverso uno stato eccitato intermedio la cui discesa allo stato fondamentale produce un fotone, che può cadere nel vicino ultravioletto, nel visibile e nel vicino infrarosso. Nel 1928, un chimico tedesco scoprì che una soluzione alcalina di luminol e perossido di idrogeno mostrava chemiluminescenza a contatto con il sangue, mentre successivamente, nel 1937, si dimostrò che questa peculiarità poteva essere utilizzata come mezzo investigativo sulla scena del crimine.

Perché il luminol possa mostrare luminescenza, deve essere attivato prima con un ossidante, come l’H2O2, che si decompone in ossigeno molecolare e acqua in presenza di un catalizzatore come il ferro. Nel laboratorio, il potassio ferrocianuro viene utilizzato come catalizzatore, mentre nel campo forense il ferro è contenuto nell’emoglobina del sangue. Quest’ultima è una metalloproteina di colore rosso presente nei globuli rossi del sangue che trasporta l’ossigeno ai tessuti.

Quando il luminol reagisce con un idrossido, forma un dianione che, in reazione con l’ossigeno, genera un perossido instabile. Questo perossido si eccita fino a ritornare allo stato fondamentale con l’emissione di energia sotto forma di radiazione luminosa, di solito di colore blu. I gruppi eme di ferro presenti nell’emoglobina sono capaci di catalizzare questa reazione.

La soluzione di luminol viene spruzzata in ambienti completamente oscurati, e la luce ottenuta può essere fotografata o filmata. Le zone in cui si manifesta la luminescenza sono contrassegnate per consentire la loro individuazione una volta terminata l’emissione di luce.

Tuttavia, l’utilizzo del luminol richiede particolari precauzioni a causa degli effetti irritanti derivanti dalla presenza di composti nocivi e dall’applicazione della soluzione come aerosol. Nonostante le problematiche associate all’utilizzo del luminol a causa di sostanze interferenti, questo strumento rimane un’importante risorsa di rilevamento, sensibile, semplice e a basso costo per la chimica forense.

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