Il profumo dell’albero di Natale: composti chimici

Il profumo dell’albero di Natale evoca una delle festività più belle dell’anno in cui si riuniscono le famiglie che vivono un momento di convivialità.

Già i celti usavano adornare gli alberi nel corso delle celebrazioni del solstizio di inverno. Gli  alberi sempreverdi sono stati tradizionalmente usati per celebrare le feste invernali per migliaia di anni. Anche se non si conosce quando gli abeti furono usati per la prima volta come alberi di Natale si ritiene che l’usanza iniziò circa 1000 anni fa nel Nord Europa. Al di là dei miti le vere origini degli alberi di Natale sembrano essere radicate nell’odierna Germania durante il Medioevo.

Nel 1419 una corporazione di Friburgo eresse un albero decorato con mele, ostie di pasta di farina, decorazioni  e pan di zenzero. Sebbene tradizionalmente non tutte le culture cristiane adornassero le loro case con sempreverdi e regali, l’influenza esercitata dall’Occidente e il crescente consumismo hanno trasformato l’albero di Natale in un simbolo presente nelle case.

Pinene

Una delle sostanza che maggiormente contribuisce al profumo dell’albero di Natale è il pinene. Il pinene è un composto che si presenta naturalmente come due diversi isomeri: α-pinene e β-pinene. Nella maggior parte dei pini, l’α-pinene è il più abbondante dei due, ma entrambi sono comunemente presenti nella resina degli alberi. Il suo odore ricorda quello della trementina ottenuta dalla resina degli alberi, principalmente pini. Quindi non sorprende che l’odore sia dei due isomeri sia comunemente descritto come simile alla trementina: sono, infatti, i principali costituenti dell’olio distillato.

Terpeni

Il pinene appartiene a una famiglia più ampia di composti noti come terpeni comunemente prodotti dalle piante. Queste ultime, infatti, per attirare gli impollinatori e garantire la loro sopravvivenza, utilizzano vari stratagemmi.

Mentre alcune piante usano colori vivaci per attirare api e farfalle altre producono terpeni specifici per respingere predatori come insetti ed erbivori.
Alcuni terpeni proteggono le piante dai danni del sole proteggendole dai dannosi raggi U.V. o agendo come antiossidanti.

Inoltre quando le piante rilevano determinati agenti patogeni, il loro sistema immunitario rilascia vari composti come i terpeni che aiutano a distruggerli e avvisano anche le piante vicine del pericolo.

Altri composti

Sebbene sia il più abbondante, il pinene non è l’unico terpene tra i composti volatili emessi dai pini che contribuiscono al profumo dell’albero di Natale.

Vi sono anche altri costituenti minori, come il limonene, il mircene, il canfene e il fellandrene. Inoltre, altri composti non terpenici svolgono un ruolo nell’aroma.

Il limonene è un monoterpene ciclico presente negli oli essenziali ottenute dalle scorze di agrumi. Esempi sono limoni, lime, pompelmi e in particolare arance sebbene sia presente anche nei semi di cumino e nell’aneto. Si ritiene che la funzione del limonene in natura funga da deterrente per l’alimentazione degli erbivori. Esso allontanerebbe i parassiti e attrarrebbe gli impollinatori.

ll mircene è un monoterpene che si presenta come liquido oleoso giallo paglierino con un odore gradevole. La sua fragranza è terrosa, fruttata e simile a quella dei chiodi di garofano ed è quindi usato come aromatizzante.

Il canfene ha un odore pungente ed è usato sia nella preparazione di fragranza che come aromatizzante negli alimenti.

Il fellandrene, dall’odore simile alla menta e leggermente agrumato è usato sia in profumeria che negli alimenti.

Al profumo dall’albero di Natale contribuiscono anche altri composti non terpenici ed in particolare l’acetato di bornile C12H20O2, estere dalla fragranza balsamica usato nella preparazione di saponi e in medicina

 

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