Inerti: una panoramica su classificazione, origine e tipologie
Gli inerti svolgono un ruolo fondamentale nell’edilizia, conferendo compattezza e consistenza alla massa senza partecipare alle reazioni chimiche. Inoltre, essi possono ridurre il coefficiente di ritiro e la produzione di calore durante il processo di presa.
Classificazione degli Inerti
La classificazione degli inerti dipende dalla loro granulometria, ossia dal diametro dei granelli. È possibile distinguere cinque tipologie principali: finissimi, fini, grossi, ghiaietto/pietrischetto e ghiaia/pietrisco.
Origine degli Inerti
Gli inerti sono materiali incoerenti generati dall’erosione delle rocce preesistenti, causata da agenti atmosferici, dilavamento delle acque, azione eolica, gelività e azione di vegetali e animali.
Tipologie di Inerti
La sabbia, ottenuta da diverse fonti come fiumi, mari, cave e frantoi, si distingue per origine, composizione chimica e morfologia. È disponibile in diversi tipi, tra cui silicei, calcarei, argillosi e gessosi.
La ghiaia, simile alla sabbia nell’origine, è costituita da granuli senza spigoli vivi e deve essere priva di componenti friabili o suscettibili di assorbire acqua.
Il pietrisco, ottenuto dalla frantumazione delle rocce, è simile alla ghiaia ma presenta contorni spigolosi. Viene classificato in base alle dimensioni dei granuli.
In conclusione, la comprensione delle caratteristiche della granulometria, origine e tipologia degli inerti è cruciale per una corretta selezione nell’applicazione in diversi contesti edilizi. Gli inerti rappresentano un elemento imprescindibile nell’edilizia e la loro corretta scelta può influenzare in modo significativo il risultato finale di un progetto.