Il ruolo dei materiali semi-metallici nell’attrito è fondamentale per controllare o arrestare il movimento tra superfici solide. Questi materiali sono ampiamente impiegati nei sistemi frenanti, nelle componenti dei sistemi di frizione e trasmissione, come i dischi della frizione o i dischi dei freni.
La varietà dei materiali di attrito
I materiali di attrito possono essere di diversi tipi, ognuno con specifiche applicazioni, prestazioni e costi. Si distinguono in tre principali categorie: organici, metallici e ceramici.
Fino agli anni ’80, i materiali di attrito erano spesso compositi rinforzati con fibre di amianto, ma questa pratica è stata abbandonata a causa della pericolosità dell’amianto per la salute umana. Oggi, i materiali semi-metallici sono composti per lo più da metalli come rame, ferro, acciaio o altre leghe, insieme a lubrificanti come la grafite e altri materiali di riempimento durevoli.
Processo di ottenimento e caratteristiche
I materiali semi-metallici vengono prodotti attraverso un processo di sinterizzazione ad alta temperatura. Le polveri vengono mescolate con leganti specifici, compattate in stampi, sottoposte ad alte pressioni e infine riscaldate a temperature inferiori al punto di fusione del componente principale. Questo processo conferisce al materiale resistenza e struttura solida, consentendo di ottenere la forma desiderata direttamente dallo stampo.
Vantaggi e svantaggi
I materiali semi-metallici offrono un’eccellente resistenza al surriscaldamento e non tendono a vetrificarsi. Hanno buone prestazioni anche in condizioni di stress e sono più economici rispetto ai materiali organici. Tuttavia, presentano un coefficiente di attrito relativamente basso e una potenza frenante limitata a freddo. Inoltre, possono generare rumore durante l’uso, noto come “fischio del freno”, e consumare più rapidamente la superficie del disco rispetto ad altri tipi di materiali come ceramica o organici.