Molibdeno: ruolo biologico, alimenti

Ruolo biologico e alimenti ricchi di molibdeno

Il molibdeno costituisce un metallo di transizione che si trova principalmente nella molibdenite, sotto forma di solfuro, che è simile al solfuro di piombo e alla grafite. Questo mineral è presente nel suolo e viene trasferito agli alimenti, sia vegetali che animali, che vengono consumati.

Una volta assunto, il molibdeno viene assorbito nel sangue dallo stomaco e dall’intestino, per poi essere trasportato al fegato e ai reni dove viene immagazzinato. Questo metallo svolge un ruolo vitale in numerosi processi biologici, agendo come componente enzimatico in importanti catalizzatori biologici. Il molibdeno funziona anche come cofattore per numerosi enzimi che catalizzano trasformazioni chimiche nei cicli del carbonio, dell’azoto e dello zolfo. La forma biologica del molibdeno è una molecola organica conosciuta come cofattore molibdeno (Moco) e è presente nel sito attivo degli enzimi noti come molibdoenzimi.

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Il Moco è un cofattore organometallico essenziale che si trova in quasi tutti gli organismi e deriva dalla complessazione di uno ione molibdeno da parte della molibdopterina. Nel corpo umano, il molibdeno agisce come cofattore per enzimi come la solfito ossidasi, la xantina ossidasi e l’aldeide ossidasi.

Il molibdeno si trova in alimenti sia di origine animale come manzo, fegato e pollo, che di origine vegetale come legumi, cereali, verdure a foglia verde e noci.

In conclusione, il molibdeno svolge un ruolo fondamentale nei processi biologici essenziali e può essere acquisito tramite il consumo di alimenti specifici.

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