Il radon è un gas nobile appartenente al 18° Gruppo e al 6° Periodo, con configurazione elettronica [Xe] 4f14 5d10 6s2 6p6, facente parte degli elementi del blocco p.
Scoperta del Radon
Dopo la scoperta del radio da parte di Pierre e Marie Curie nel 1898, venne osservata una nuova sostanza radioattiva emessa dal radio. In seguito, il chimico neozelandese Ernest Rutherford e l’ingegnere statunitense Robert Bowie Owens notarono un’emissione simile dai composti del torio.
Storia della sua Identificazione
All’inizio del 1900, il fisico tedesco Friedrich Ernst Dorn studiò le emissioni dell’uranio, identificando un nuovo elemento gassoso chiamato “emissione del radio”. Nel 1908, William Ramsay e Robert Whytlaw-Grey dell’University College di Londra raccolsero una quantità sufficiente di radon, permettendone lo studio delle proprietà e la determinazione della sua densità.
Proprietà e Composti del Radon
Essendo un gas nobile con un ottetto completo, il radon è scarsamente reattivo, conosciuti solo due suoi composti: il difluoruro di radon RnF2 e l’ossido di radon RnO3. L’isotopo 222Rn ha un tempo di dimezzamento di 3.8 giorni ed è parte della serie del radio, derivante dalla serie dell’uranio.
Concentrazione del Radon negli Ambienti Chiusi
Mentre la presenza di radon all’aperto è molto bassa, negli ambienti chiusi può raggiungere concentrazioni elevate, rappresentando un rischio per la salute umana. L’inalazione del gas radioattivo può causare decadimenti con conseguente emissione di radiazioni dannose per il DNA, aumentando il rischio di cancro ai polmoni, anche in non fumatori.
Utilizzo in Radioterapia
Il radon trova impiego anche in radioterapia per l’attacco alle cellule tumorali, ma la sua tossicità lo rende pericoloso anche per le cellule sane. Al fine di limitarne gli effetti dannosi, vengono sviluppate tecniche per direzionare il gas solo sulle cellule malate, proteggendo i tessuti circostanti. Questo elemento riveste una grande importanza nel campo della salute e della medicina con i suoi impieghi diversificati.