Smalto per unghie: composizione, plastificanti, stabilizzatori U.V., pigmenti

Lo smalto è stato usato da sempre in molte civiltà antiche ma recentemente questo cosmetico ha raggiunto la una tale popolarità da diventare un must.
Gli  incredibili progressi della scienza , le nuove conoscenze della chimica e le innovative tecniche di sintesi hanno consentito di ottenere smalti dalle formulazioni più svariate che hanno incontrato, specie nel mondo occidentale, i consensi della popolazione femminile.

La cura delle unghie è stata da sempre importante specie presso le categorie sociali più elevate ma è stato solo nel tardo XVII secolo che furono dipinti ritratti di donne che avevano unghie lunghe smaltate.
Da allora  l’uso dello smalto e dei  prodotti cosmetici ad esso associati si è divulgato a tutti i ceti sociali.

Storia

Secondo gli storici e gli  archeologi lo smalto fu creato in Cina circa 5000 anni fa, dove è era utilizzato dalla classe sociale più ricca come segno distintivo: il colore prevalente dello smalto, argentato o dorato simboleggiava il potere e la ricchezza. I componenti di tali smalti erano cera vergine, bianco d’uovo, gelatina, gomma arabica e pigmenti di origine vegetale.

Dalla Cina lo smalto si diffuse in India, Medio Oriente e Africa del Nord ed in particolare ampiamente in Egitto. Come per molti altri prodotti cosmetici, lo smalto scomparve dalla moda europea dopo la caduta dell’Impero Romano.

Solo in tempi successivi con l’espandersi degli scambi commerciali con l’Oriente e l’India l’utilizzo dello smalto tornò in auge, fino a diventare comune in Francia durante la fine del XVIII secolo.

Ai primi del XX secolo apparvero in Francia i primi istituti di bellezza dove si faceva il manicure. Ma gli studi non si sono mai fermati fino a giungere all’ottenimento di prodotti sempre più perfetti e sofisticati per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più ampio ed esigente: dagli smalti che cambiano colore con la luce, a smalti che cambiano colore con il calore.

Gli attuali smalti per unghie progettati per scopo protettivo e decorativo hanno, tra l’altro la caratteristica di non sfaldarsi o squamarsi, di far essere tali che in una singola applicazione ricada sull’unghia la massima quantità possibile, di essere resistenti, facilmente stendibili, brillanti e lucidi, di asciugare rapidamente e di non essere irritante né causare problemi di fragilità od alterazione del colore naturale delle unghie.

Al di là delle componenti specifiche dei singoli smalti essi sono essenzialmente costituiti da un filmogeno ovvero da una sostanza tale che, una volta distesa, possa ricoprirla di un film sottile ovvero di uno strato di copertura.

Composizione

Il filmogeno presente negli smalti costituito da nitrocellulosa, è sciolto in solventi come l’acetato di etile o l’acetato di butile che sono degli esteri ottenuti dalla reazione di esterificazione tra un acido carbossilico e un alcol e hanno formula generale RCOOR’ che hanno la caratteristica di essere volatili.

Altri solventi adoperati sono glicole etilenico, acetone, toluene,  metilcloroformio,  alcol etilico e alcol isopropilico. I solventi sono i responsabili dell’odore tipico dello smalto che si percepisce durante la sua applicazione.

Negli smalti sono presenti inoltre le resine che conferiscono adesività e resistenza costituite copolimeri poliesteripoliuretani e composti come ad esempio acido metacrilico, isobutilmetacrilato, tosilamide-formaldeide.

Vi sono poi i composti grassi come l’olio di jojoba, la vaselina e altri oli essenziali che rendono lo smalto morbido, fluido e facilmente applicabile.

Plastificanti

Sono presenti inoltre i plastificanti come:

  • canfora
  • citrato
  • glicole dibenzoato
  • dibutilftalato

che evitano allo smalto di  sfaldarsi durante l’asciugatura e aumentano la resistenza alle sostanze grasse  all’acqua e gli agenti disperdenti che aiutano i pigmenti a miscelarsi con la resina e il solvente.

Stabilizzatori UV

Hanno la funzione di evitare l’alterazione del colore dello smalto all’esposizione dei raggi solari come il benzofenoneantiossidanti come l’acido citrico.

Pigmenti

Il componente che caratterizza uno smalto è il pigmento che conferisce la colorazione voluta. Tra i pigmenti più comuni vi sono:

  • ossidi e idrossidi di cromo
  •  ferrocianuro ferrico
  • cianuro ferroso ammonico
  •  ossido stannico
  • biossido di titanio
  • ossidi di ferro
  • carminio
  • blu oltremare
  • violetto di manganese

Tali pigmenti sono variamente combinati tra loro in diverse proporzioni per ottenere la vastissima gamma di colori che qualunque marca di prodotti cosmetici mette a disposizione della sua clientela.

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