Il metodo di Fineman e Ross irrompe nella chimica dei polimeri come una vera svolta vincente, trasformando complesse sfide di copolimerizzazione in un gioco redditizio di calcoli eleganti. Proposto nel 1950, questo approccio ha conquistato il campo per la determinazione dei parametri di reattività dei monomeri, rendendo ciò che era un labirinto matematico un’avanzata strategica grazie a intuizioni brillanti.
Impatto duraturo nel settore
Alla base del metodo di Fineman e Ross si trova l’esigenza di comprendere e quantificare il comportamento dei monomeri nelle
reazioni di copolimerizzazione, un tema di grande rilevanza per la chimica dei polimeri. La composizione del copolimero dipende infatti non solo dalle quantità relative dei monomeri nella miscela di reazione, ma anche dalle loro reattività reciproche, descritte dai parametri di reattività r1 e r2. Questi parametri sono legati alla probabilità che una molecola di monomero aggiunga a una catena in crescita terminante con un’unità di un dato monomero. La loro determinazione sperimentale, però, non è banale, poiché l’equazione che descrive la copolimerizzazione, nota come equazione di Mayo-Lewis, è di natura non lineare e poco maneggevole per un trattamento diretto dei dati. Il metodo di Fineman e Ross risolve brillantemente questa difficoltà attraverso una linearizzazione dell’equazione di Mayo-Lewis, trasformandola in una forma che può essere rappresentata graficamente mediante un semplice diagramma cartesiano. In questo modo, i parametri di reattività possono essere ottenuti da una retta tracciata sui dati sperimentali, semplificando enormemente l’analisi.
Il metodo di Fineman e Ross ha avuto un impatto duraturo nella chimica dei polimeri: oltre a essere una tecnica ancora oggi insegnata nei corsi universitari, ha stimolato lo sviluppo di approcci alternativi come il metodo di Kelen-Tüdös e l’uso di regressioni non lineari per l’analisi dei dati sperimentali. Tuttavia, la sua immediatezza e la facilità di applicazione lo rendono ancora uno strumento prezioso nella caratterizzazione delle reazioni di copolimerizzazione.

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