Caratteristiche chiave dell’Isopropanolo: Struttura e Proprietà
L’isopropanolo, conosciuto anche come 2-propanolo, è un alcol secondario con il gruppo -OH situato sul secondo atomo di carbonio. Si tratta di un isomero del 1-propanolo, liquido a temperatura ambiente e facilmente miscibile con vari solventi come l’acqua, il benzene, l’etanolo, l’etere etilico, il cloroformio e il glicerolo. Tuttavia, non è solubile in soluzioni saline, mostrando un processo di “salting out” che lo rende separabile da queste soluzioni attraverso aggiunta di sale.
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Presenta un aspetto incolore e un forte odore simile a una combinazione di etanolo e acetone. Ad esempio, in presenza di acqua forma una miscela azeotropica che bolle a 80.4°C, composta per il 91% v/v da 2-propanolo.
Metodi di Sintesi dell’Isopropanolo
Esistono diverse vie sintetiche per ottenere l’isopropanolo. Una possibile reazione possibile è tra 2-bromopropano e idrossido di sodio:
CH3CHBrCH3 + NaOH → CH3CHOHCH3 + NaBr
Un’altra via è l’idrogenazione dell’acetone. A livello industriale, l’isopropanolo può essere prodotto tramite idratazione indiretta, un processo ottimizzato negli anni dalle principali aziende petrolifere.
Applicazioni e Usi dell’Isopropanolo
L’isopropanolo è utilizzato in diverse applicazioni e settori industriali. Le sue soluzioni acquose hanno proprietà antisettiche ed è impiegato nella produzione di acetone, alogenuri isopropilici e glicerolo. Inoltre, è ampiamente usato come solvente industriale per vernici, insetticidi e altri prodotti chimici.
Trova impiego nei settori farmaceutico, cosmetico, industriale della plastica, dei profumi e delle vernici. Inoltre, viene impiegato come agente disidratante e detergente nell’industria elettronica per la pulizia di componenti come le cartucce di dischi, i floppy disk, i nastri magnetici e le puntine laser dei lettori di CD o DVD.