Acido anacardico: un derivato dell’acido salicilico con proprietà versatile
Acido anacardico è un acido idrossibenzoico, ottenuto dal guscio di anacardio, una pianta originaria del Brasile. È un componente principale del liquido presente nel guscio di anacardio. Diversamente dall’acido salicilico, l’acido anacardico presenta un gruppo pentadecilico in posizione 6.
Varianti molecolari dell’acido anacardico sono state individuate dai chimici, caratterizzate da una struttura di base con R che può variare da 15 a 17 atomi di carbonio e differenti gradi di insaturazione.
Proprietà e usi dell’acido anacardico
Questo liquido giallo ha la particolarità di essere miscibile in diversi solventi come etanolo, metanolo, dimetilsolfossido, diclorometano, dimetilformammide, etere etilico, etere di petrolio e acetato di etile.
In passato, era utilizzato nella medicina tradizionale per trattare ulcere, gengivite, malaria e sifilide. Attualmente, l’acido anacardico è apprezzato per le sue proprietà antimicrobiche e antiossidanti, che aiutano a proteggere le cellule umane dallo stress ossidativo. Inoltre, si è dimostrato in grado di modulare le risposte immunitarie e favorire l’angiogenesi.
La preparazione dell’acido anacardico avviene attraverso l’estrazione dei gusci di anacardi con etere di petrolio. Successivamente, tramite cromatografia su strato sottile, è possibile separare l’acido anacardico da altri composti presenti come metilcardolo e cardanolo.
Reazioni e utilizzi dell’acido anacardico
Una delle reazioni più importanti che coinvolge l’acido anacardico è la decarbossilazione, che avviene per decomposizione termica e porta alla formazione di cardanolo.
Questo acido trova impiego come materiale di partenza per la sintesi di vari composti biologicamente attivi. La sua capacità di stimolare la produzione di specie reattive dell’ossigeno lo rende interessante per la possibile creazione di nuovi antibiotici, in un contesto di crescente resistenza batterica agli antibiotici tradizionali.
Nell’industria chimica, l’acido anacardico è utilizzato per la produzione di cardanolo, un lipide fenolico impiegato per la creazione di resine e rivestimenti. Inoltre, il fenolalcanammine derivato dall’acido anacardico viene utilizzato come agente indurente per rivestimenti epossidici, particolarmente efficaci per i pavimenti in calcestruzzo.