Il Biftalato di Potassio: Struttura e Caratteristiche distintive
Il biftalato di potassio (KHP), noto anche come idrogeno ftalato acido di potassio, è un sale di potassio dell’acido ftalico con formula KHC₈H₄O₄. Questo solido ionico cristallino si dissocia in ione potassio e ione biftalato quando solubile in acqua a 20°C.
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Proprietà del Biftalato di Potassio
Il KHP è noto per la sua elevata purezza, stabilità, bassa igroscopicità e solubilità in acqua. Presenta una marcata assenza di reazioni con CO₂, non si ossida all’aria, è non tossico, economicamente vantaggioso e facilmente reperibile. Queste caratteristiche lo rendono un eccellente standard primario per le titolazioni.
Standardizzazione di NaOH
Il biftalato di potassio è utilizzato per standardizzare le soluzioni di idrossido di sodio al fine di determinare la concentrazione di acidi forti o deboli mediante titolazione acido-base. La reazione di standardizzazione avviene con rapporto stechiometrico 1:1:
HC₈H₄O₄⁻ + OH⁻ → C₈H₄O₄²⁻ + H₂O
Per determinare il punto finale della titolazione viene impiegata la fenolftaleina come indicatore.
Standardizzazione di HClO₄
L’acido perclorico al 70% m/m reagisce da acido quando miscelato con acido acetico glaciale. Per eliminare l’acqua presente nell’acido perclorico, viene aggiunta anidride acetica, che reagisce con l’acqua per formare acido acetico:
CH₃COOCOCH₃ + H₂O → 2 CH₃COOH
Il biftalato di potassio seccato in stufa reagisce con la forma protonata dell’acido acetico durante la titolazione, utilizzando il violetto di metile come indicatore.