I composti organici di mercurio sono caratterizzati dai legami covalenti tra carbonio e mercurio, risultando tra le forme più tossiche del mercurio stesso. Questi composti sono stati impiegati nel passato come erbicidi, fungicidi e conservanti del legno, ma la loro tossicità li rende questione di attenzione.
Caratteristiche dei composti organici di mercurio
Indice Articolo
I composti organici di mercurio sono sintetizzati naturalmente nell’ambiente da batteri anaerobici. Tra i composti più noti ci sono la *merbromina* (conosciuta come *mercurocromo*) e il *thimerosal*. La *merbromina* è un antisettico topico, mentre il *thimerosal* è utilizzato come conservante nei vaccini.
Sintesi dei composti
I composti organici di mercurio vengono ottenuti attraverso reazioni chimiche. Ad esempio, la reazione del mercurio con uno ioduro alchilico porta alla formazione di un composto analogo ai reattivi di Grignard. Successivamente, la reazione di questo composto con cianuro di potassio fornisce un dialchilmercurio.
Reazioni e utilizzo
Questi composti organici sono intermedi sintetici ampiamente utilizzati. Possono reagire con gli alogeni per produrre alogenuri organici e possono interagire con il alluminio per formare composti come il trifenilalluminio. Un esempio noto è il dimetilmercurio, una potente neurotossina utilizzata come agente metilante.
Altri composti organici di mercurio
Oltre al dimetilmercurio, esistono altri composti organici di mercurio come l’acetato di fenilmercurio, impiegato in agricoltura e nella lavorazione della pelle, nonché come catalizzatore per pavimenti flessibili in poliuretano.
Limitazioni sull’uso
Nonostante la diversificazione nell’utilizzo di questi composti in vari paesi, c’è una tendenza a limitarne l’impiego a causa della loro tossicità e degli effetti dannosi sulla salute umana e sull’ambiente. La consapevolezza della pericolosità di tali composti motiva la ricerca di alternative più sicure e sostenibili nei vari settori in cui venivano impiegati.