Composti zinco-organici: classificazione, preparazione

Composti zinco-organici: classificazione e preparazione

I composti zinco-organici sono caratterizzati dal legame zinco-carbonio e sono stati sintetizzati per la prima volta dalla reazione tra zinco e ioduro di etile secondo l’equazione Zn + 2 CH3CH2-I →CH3CH2-Zn-CH2CH3 + ZnI2. Questi composti furono scoperti nel 1849 da Edward Frankland, tuttavia inizialmente non suscitarono particolare interesse a causa della loro limitata reattività.

Classificazione dei composti zinco-organici

La classificazione dei composti zinco-organici avviene in base al numero di atomi di carbonio legati allo zinco. Essi possono essere suddivisi in composti diorganozinco (R2Zn), alogenuri zinco-organici (RZnX), e composti ionici, sia di tipo cationico RZnLn+ che anionico, noti come oganozincati RnZn-.

Proprietà e reattività

I composti zinco-organici possono essere liquidi, come nel caso del dietilzinco, o solidi, come nel difenilzinco. Essi sono instabili in presenza di aria, con i membri inferiori della serie R2Zn che possono subire combustione spontanea. Le loro reazioni vengono tipicamente condotte in atmosfera inerte.

Le proprietà chimiche dei composti di zinco-organici sono simili a quelle di altri composti metallo-organici dei metalli di transizione, sebbene siano meno reattivi dei composti organici del litio o del magnesio, noti come reattivi di Grignard.

Metodi di preparazione

I metodi di preparazione dei composti di organozinco possono essere classificati in quattro tipologie: addizione ossidativa tra zinco metallico e un alogenuro alchilico, transmetallazione di un alogenuro di zinco con un reagente organometallico, transmetallazione di un composto diorganozinco con un reagente organometallico, e reazione tra un alogenuro alchilico e un composto diorganozinco. Inoltre, gli alogenuri zinco-organici possono essere ottenuti dalla reazione tra uno ioduro alchilico primario o secondario con lo zinco in tetraidrofurano.

In aggiunta, gli organozincati possono essere ottenuti dalla reazione tra un alogenuro di zinco e un litioalchile.

Queste metodologie consentono di ottenere una vasta gamma di composti zinco-organici, con diverse applicazioni sia in ambito accademico che industriale.

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