Ammidi: derivati degli acidi carbossilici
Le ammidi sono una categoria di composti derivati dagli acidi carbossilici, in cui il gruppo ossidrilico viene sostituito da un atomo di azoto legato a idrogeno o a gruppi alchilici. Questi composti costituiscono derivati acilici dell’ammoniaca e delle ammine, e sono divisi in tre sottoclassi in base ai sostituenti presenti sull’azoto: ammide primaria, ammide secondaria e ammide terziaria.
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Nomenclatura e proprietà di risonanza
Nella nomenclatura I.U.P.A.C., il nome dell’ammide si ottiene sostituendo il suffisso “-ico” o “-oico” dell’acido carbossilico con il suffisso “-ammide”. Nel caso in cui l’azoto non sia legato a due idrogeni, si aggiunge “N-” o “N,N-” seguito dal nome del sostituente. Le ammidi presentano due strutture di risonanza, con l’energia di coniugazione che conferisce stabilità alla forma planare dell’azoto.
Preparazione e reazioni
Gli amminuri dei derivati degli acidi carbossilici possono essere ottenuti attraverso diverse vie come l’amminazione dei derivati degli acidi carbossilici, l’idrolisi dei nitrili e la reazione di Ritter. Le ammidi possono essere trasformate in ammine con un atomo di carbonio in meno tramite la degradazione di Hofmann. Inoltre, mediante idrolisi acida o basica, le ammidi possono essere convertite in acidi carbossilici, mentre la reazione con reattivi di Grignard produce chetoni dalle ammidi N,N-bisostituite.
Importanza e applicazioni
La sintesi delle ammidi rappresenta un aspetto cruciale della chimica organica, con implicazioni significative in diversi settori come quello farmaceutico, industriale e agricolo. I derivati degli acidi carbossilici trovano varie applicazioni grazie alle loro proprietà e reattività, contribuendo al progresso scientifico e al miglioramento della vita quotidiana.