(E-)Stilbene: sintesi, reazioni, usi

L'(E-)Stilbene, conosciuto anche come trans-stilbene, è un diariletene che si può considerare come una molecola di etene in cui due atomi di idrogeno legati ai due atomi di carbonio sono sostituiti con due gruppi benzenici.

A causa dell’impedimento alla rotazione intorno al , lo stilbene esiste in due forme isomere: l'(E-)stilbene (trans-stilbene) e lo (Z-)stilbene (cis-stilbene), che deriva dal greco στίλβω che significa “risplendo”.

Questo composto non si trova in natura, ma i suoi derivati, come secondari vegetali, sono presenti in varie specie vegetali come l’uva e i frutti di bosco, alcuni dei quali sono considerati fitoalessine.

Proprietà

L'(E-)Stilbene si presenta sotto forma di solido cristallino bianco con una fluorescenza blu. È poco solubile in acqua ma si scioglie bene in solventi organici come il benzene e l’etere etilico. La maggiore stabilità dell’isomero trans è evidenziata dalle temperature di fusione, rispettivamente di 125°C e 6°C.

Sintesi

L'(E-)Stilbene può essere ottenuto attraverso diverse vie di sintesi:
– Per riduzione del benzoino, 2-idrossi-1,2-difeniletanone, in presenza di acido cloridrico e acido acetico con un amalgama di zinco come catalizzatore;
– Dalla dell’acido α-fenil cinnamico, C15H12O2, che porta alla formazione di due molecole di stilbene e una di anidride carbonica;
– Attraverso la reazione di Mizoroki-Heck tra iodobenzene e stirene utilizzando il cloruro di palladio come catalizzatore.

Reazioni

Il trans-stilbene può subire numerose reazioni chimiche che permettono di ottenere diversi composti di interesse farmaceutico e industriale.

Reazioni degli alcheni

Gli alcheni sono composti che reagiscono in modo specifico dentro determinate situazioni chimiche. Alcune delle reazioni tipiche degli alcheni includono la , che porta alla formazione di trans-1,2-dibromo-1,2-difeniletano, l’ in presenza di acido fosforico e l’ozonolisi, che porta alla formazione di benzaldeide.

Usi

Il trans-stilbene è il precursore degli stilbeni o stilbenoidi che sono i suoi derivati ossidrilati. Gli stilbeni sono comunemente utilizzati come coloranti e sbiancanti ottici per tessuti e carta. Quando combinati con polimeri, gli stilbeni sono alla base di strumenti ottici e di misurazione.

Un noto derivato dello stilbene è il resveratrolo, conosciuto anche come 3,5,4′-triidrossi-trans-stilbene, presente naturalmente nella buccia dell’uva, nei mirtilli, nei lamponi, nel gelso e nelle arachidi. Questa sostanza viene prodotta come risposta agli attacchi da funghi e batteri. Il resveratrolo è ampiamente utilizzato negli integratori alimentari e, al tempo stesso, è oggetto di studi per le sue potenziali attività farmacologiche.

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