L’eritritolo: caratteristiche e utilizzi
L’eritritolo è un polialcol, noto anche come poliolo o alcol dello zucchero, che deriva dagli zuccheri e appartiene alla classe di polioli monosaccaridi insieme a sorbitolo, mannitolo, xilitolo e glicerolo. Scoperto dal chimico scozzese John Stenhouse nel 1848 e isolato per la prima volta nel 1852, si trova in piccole quantità in frutta, funghi e cibi fermentati come vino, sake e salsa di soia.
Proprietà dell’eritritolo
L’eritritolo ha formula C4H10O4 e deriva dall’eritrosio. Le sue proprietà chimiche sono simili a quelle degli altri polioli, con un’eccellente stabilità al calore e agli acidi. È solubile in acqua ma meno stabile in solventi organici come l’etanolo e l’acetone. Si presenta sotto forma di cristalli bianchi, inodori e termostabili, con una dolcezza che equivale al 60-80% di quella del saccarosio.
L’eritritolo è considerato sicuro per il consumo umano ed è ampiamente utilizzato come dolcificante alternativo al saccarosio. Rispetto ad altri polialcol, non contribuisce alla formazione di acido che porta alla carie in quanto non è fermentato dai batteri orali, e non ha effetti lassativi poiché non viene degradato enzimaticamente nell’organismo umano.
Usi dell’eritritolo
L’eritritolo trova largo impiego come dolcificante in prodotti per diabetici e a basso contenuto calorico, come gelati, torte, biscotti, caramelle e proteine in polvere. È anche presente in compresse masticabili, gomme da masticare, bevande analcoliche dietetiche, bevande per sportivi, frullati e tè freddo. Nel settore farmaceutico, è utilizzato nelle compresse e come agente di rivestimento.
Oltre al settore alimentare, l’eritritolo è impiegato anche nell’industria cosmetica, nei deodoranti, nei prodotti per la cura dei capelli e dell’igiene orale, nei saponi e nei prodotti da bagno. La sua versatilità e le sue proprietà benefiche lo rendono un ingrediente apprezzato in diversi settori.