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Etanolammina: amminoalcol, sintesi, reazioni

Scoperta e Ruolo nell’Evoluzione della Vita

Il 2-amminoetan-1-olo, conosciuto come etanolammina, è un composto organico che presenta sia il gruppo amminico che il gruppo alcolico, con formula H2NCH2CH2OH. Questa molecola affascinante è stata scoperta in una nube interstellare della Via Lattea, situata a circa 30 mila anni luce dalla Terra.

L’etanolammina è presente nella fosfatidiletanolammina, che costituisce la “testa” idrosolubile dei fosfolipidi che compongono le membrane cellulari. Considerata una molecola prebiotica, ha giocato un ruolo fondamentale nell’origine e nell’evoluzione della vita sulla Terra.

Inoltre, potenzialmente, l’etanolammina potrebbe essere un precursore diretto della glicina, l’amminoacido più semplice, identificato nella cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.

Proprietà e Reazioni dell’Etanolammina

La etanolammina si presenta come un liquido incolore e viscoso, con un odore simile a quello dell’ammoniaca. È completamente miscibile con l’acqua e vari solventi organici ossigenati, come il metanolo, l’acetone e il glicerolo.

Essendo dotata del gruppo amminico, l’etanolammina agisce come base secondo la teoria di Brønsted-Lowry, con una costante di equilibrio K_b di 3.16 x 10^-5, superiore a quella dell’ammoniaca.

Sintesi dell’Etanolammina

La sintesi dell’etanolammina risale al 1860, quando il chimico francese Charles-Adolphe Wurtz ottenne le etanolammine, incluse la di- e trietanolammina, a partire dal 2-cloroetilene e ammoniaca. Successivamente, nel 1897, il chimico tedesco Ludwig Knorr sintetizzò il composto mediante la reazione tra ossido di etilene e ammoniaca.

La produzione industriale su larga scala di etanolammina ebbe luogo dopo il 1945, principalmente grazie alla produzione su vasta scala di ossido di etilene. A livello biochimico, l’etanolammina può derivare dalla decarbossilazione della serina.

Inoltre, reagendo con l’ammoniaca, l’etanolammina può generare l’etilendiammina, ampliando le potenziali applicazioni di questa molecola versatile.

Benefici dell’utilizzo del Trietilendiammina nelle varie industrie

La Trietilendiammina, spesso abbreviata come TEDA, è un composto chimico che ha diverse applicazioni industriali. Una delle reazioni più importanti in cui è coinvolta è la formazione di carbammato quando reagisce con il biossido di carbonio. Questa reazione è cruciale per catturare l’anidride carbonica, riducendo le emissioni di gas serra e contribuendo al trattamento del gas naturale.

Applicazioni e utilizzi della Trietilendiammina

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1. Nel settore della colorazione dei capelli


Grazie al suo elevato pH, la Trietilendiammina viene impiegata nei prodotti per la colorazione dei capelli al posto dell’ammoniaca. Questo la rende una scelta popolare per ottenere sfumature brillanti e durature.

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2. Nel trattamento dei gas di scarico


La Trietilendiammina è utilizzata per rimuovere anidride carbonica, acido solfidrico e altri inquinanti acidi dai flussi di gas di scarico, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale delle emissioni industriali.

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3. Nell’industria dei tensioattivi e dei prodotti farmaceutici


La Trietilendiammina è un materiale di partenza essenziale nella produzione di tensioattivi, agenti chelanti e prodotti farmaceutici. Trova impiego anche nella produzione di detergenti per pavimenti e piastrelle, grazie alla sua capacità di rimuovere sporco, grasso e macchie in modo efficace.

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4. In campo agricolo e industriale


Questo composto chimico viene impiegato in prodotti chimici agricoli, solventi e come inibitore di corrosione. Inoltre, è utilizzato come additivo per il controllo del pH nelle acque industriali, contribuendo a mantenere stabili le condizioni ambientali.

In conclusione, la Trietilendiammina gioca un ruolo fondamentale in diverse industrie grazie alle sue proprietà chimiche e alle sue applicazioni versatili. La sua capacità di catturare l’anidride carbonica e di svolgere diverse funzioni la rende un composto di grande importanza nell’ottica di ridurre l’impatto ambientale e migliorare i processi industriali.

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