Fungicidi: classificazione, strobilurina A, ditiocarbammati, clortanolil, mefenoxam

Fungicidi: un’arma importante nella lotta contro le malattie causate da funghi

I fungicidi, noti anche come anticrittogamici, sono prodotti antiparassitari utilizzati per combattere le malattie provocate da funghi o crittogame come la peronospora, l’oidio e la botrite. Questi microrganismi rappresentano una delle principali cause di perdita del raccolto, poiché attaccano foglie, fusti e frutti delle piante, danneggiandone i tessuti e i vasi conduttori.

L’importanza dei fungicidi

Un fungicida è un tipo specifico di pesticida progettato per eliminare i funghi o impedirne la crescita. Questi prodotti possono agire in modo preventivo per prevenire l’insorgere di infezioni fungine o curare le piante già infette.

Degradazione e resistenza

La maggior parte dei fungicidi moderni si degradano nel suolo, ad eccezione dei sali inorganici, ma il tasso di degradazione dipende dalle condizioni ambientali come temperatura e umidità. Tuttavia, i funghi sviluppano rapidamente resistenza ai fungicidi, quindi è necessario alternare l’uso di prodotti con diversi meccanismi di azione per mantenere l’efficacia nel tempo.

Classificazione dei fungicidi

I fungicidi possono essere classificati in base ai loro modi d’azione, che includono inibitori della sintesi di steroli (DMI), della catena di trasporto degli elettroni, degli enzimi, e del metabolismo degli acidi nucleici e della sintesi proteica. Questi differenti approcci consentono di colpire i funghi in modi diversi, contrastandone la crescita e la diffusione.

Tipologie di fungicidi

Tra i fungicidi più efficaci si annoverano quelli appartenenti alla categoria degli inibitori della sintesi di steroli, come il 1,2,4-triazolo e i suoi derivati. Queste sostanze sono ampiamente impiegate in coltivazioni di cereali, barbabietole da zucchero, vite e piante da frutto. Il 1,2,4-triazolo agisce inibendo la biosintesi dell’ergosterolo, un componente essenziale della membrana cellulare dei funghi, offrendo un’azione sia preventiva che curativa contro le infezioni fungine.

Strobilurina A: un’altra opzione efficace

Le strobilurine, inibitori della catena di trasporto degli elettroni, includono la strobilurina A, un composto naturale estratto dal fungo Strobilurus tenacellus. Scoperta nel 1977, la strobilurina A ha dimostrato proprietà antibiotiche e antimicotiche, offrendo un’alternativa efficace nella lotta contro i funghi dannosi per le coltivazioni.

In conclusione, l’uso mirato e consapevole dei fungicidi rappresenta un’importante strategia per proteggere le piante dalle malattie fungine e garantire raccolti sani e abbondanti.

Fungicidi: come agiscono e quali sono i più diffusi

I fungicidi sono prodotti chimici utilizzati per combattere l’azione dannosa dei funghi sulle colture agricole. Esistono diversi tipi di fungicidi, ognuno con un meccanismo d’azione specifico per contrastare la crescita dei funghi patogeni.

Strobilurine

Le strobilurine sono un tipo di fungicidi che agiscono inibendo la respirazione cellulare dei funghi, impedendo il trasferimento di elettroni all’interno dei mitocondri. Questo blocca la produzione di ATP, l’energia necessaria per le cellule dei funghi, causandone infine la morte.

Ditiocarbammati

Altri fungicidi, come i ditiocarbammati, agiscono inibendo specifici enzimi nei funghi. Questi composti disattivano i gruppi –SH presenti negli amminoacidi, nelle proteine e negli enzimi, compromettendo così le funzioni vitali delle cellule fungine.

Clortanolil

Il Clortanolil è uno dei fungicidi più utilizzati a livello globale. Questo composto impedisce alle spore di germinare, prevenendo così infezioni fungine sulle colture agricole.

Mefenoxam

Il Mefenoxam è un altro fungicida impiegato per inibire la sintesi dell’RNA nei funghi. Questo composto, insieme ad altri come le dicarbossimidi, è in grado di bloccare la sintesi del DNA, la divisione cellulare e il metabolismo cellulare nei patogeni fungini.

In conclusione, l’uso mirato di diversi tipi di fungicidi è fondamentale per proteggere le colture agricole dalle infezioni fungine, garantendo così raccolti sani e produttivi.

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