Idrocarburi policiclici aromatici (PHA): effetti sulla salute e sul metabolismo
Gli idrocarburi policiclici aromatici (PHA) sono composti chimici formati da carbonio e idrogeno, caratterizzati dalla presenza di due o più anelli benzenici connessi tra loro. La loro formazione avviene attraverso una combustione incompleta o durante la pirolisi di materiali organici come carbone, legno, derivati del petrolio e rifiuti, nonché durante la cottura dei cibi.
Questi composti possono essere presenti negli alimenti cotti al forno, alla griglia, nell’olio caldo, durante la lavorazione alimentare e la conservazione, e sono stati individuati in oltre cento processi diversi.
Proprietà e impatto sull’ambiente
Gli idrocarburi policiclici aromatici presentano doppi legami e vengono caratterizzati attraverso spettroscopia di assorbimento atomico UV, in grado di differenziare gli isomeri, ciascuno con uno specifico spettro di assorbimento. Hanno punti di fusione e di ebollizione elevati, bassa tensione di vapore, scarsa solubilità in acqua ma maggiore in solventi organici e grassi.
Sono presenti nel fumo di sigaretta e nelle emissioni dei motori, costituendo inquinanti organici persistenti con lento tempo di degradazione.
I PHA più comuni sono antracene, fenantrene e benzo[a]pirene, di cui si è accertata la cancerogenicità ed è spesso presente in varie matrici ambientali e alimentari.
Rischio alimentare
Nonostante le carni cotte e i pesci alla griglia siano considerati potenzialmente pericolosi a causa dell’elevata concentrazione di PHA, numerosi altri alimenti possono contenerli. Il terreno assorbe questi composti presenti nell’aria e le colture di frutta e verdura possono assorbirli dall’ambiente circostante, così come possono farlo le acque di fiumi e mari contaminati.
Metabolismo e rischi per la salute
I PHA vengono rapidamente assorbiti e immagazzinati nei tessuti, in particolare in quelli ricchi di grassi, dove sono facilmente solubili. Successivamente, vengono ossidati da enzimi, formando epossidi e composti ossidrilati che reagiscono con il DNA, causando danni genetici e potenzialmente portando allo sviluppo del cancro.
Le strategie per limitare l’assunzione di PHA sono limitate, poiché possono essere assorbiti da vegetali coltivati in zone fortemente industrializzate, dove la concentrazione di inquinanti è più elevata. La comunità internazionale dovrebbe quindi imporre restrizioni severe sulla formazione di questi composti.
In conclusione, i PHA costituiscono una minaccia per la salute umana e l’ambiente, richiedendo una maggiore regolamentazione e controllo per mitigare i rischi associati alla loro esposizione.