Gli idrofluorocarburi (HFC) costituiscono una categoria di sostanze chimiche impiegate principalmente per scopi di raffreddamento e refrigerazione, sviluppate come sostituti di composti dannosi per lo strato di ozono. Nati negli anni ’90 come alternativa più eco-compatibile ai fluoroclorocarburi, i quali avevano mostrato la loro nocività dopo la firma del Protocollo di Montreal del 1987, gli HFC sono risultati essere potenti gas serra, capaci di contribuire al cambiamento climatico in modo significativo.
Le Proprietà degli Idrofluorocarburi
Gli idrofluorocarburi sono sostanze organiche fluorurate, come ad esempio l’1,1-difluoroetano (F2CHCH3), comunemente usato come refrigerante e propellente spray. Queste sostanze, generalmente incolori e inodori, sono caratterizzate da una bassa infiammabilità, stabilità chimica e scarsa reattività. Alcuni idrofluorocarburi possono essere liquidi a temperatura ambiente, come ad esempio l’1,1,1,3,3-pentafluorobutano.
Il Sistema di Numerazione degli HFC
Gli HFC sono identificati seguendo un preciso sistema di numerazione che tiene conto del numero di atomi di carbonio meno uno, il numero di atomi di idrogeno più uno, e il numero di atomi di fluoro presenti nella molecola. Ad esempio, il composto F2CHCHF2 è indicato come HFC-134.
Le Alternative agli Idrofluorocarburi
Date le preoccupazioni legate all’effetto serra e all’impatto ambientale degli HFC, si stanno cercando alternative più sostenibili per i sistemi di raffreddamento e refrigerazione. Due categorie principali di alternative sono:
– Sostanze naturali o non fluorurate con basso GWP.
– Sostanze fluorurate con GWP medio-basso.
Il GWP (Global Warming Potential) misura il contributo di un gas serra all’effetto serra rispetto all’anidride carbonica, il cui GWP di riferimento è 1. Alcune alternative agli HFC attualmente sotto esame includono l’ammoniaca, il propano, l’isobutene e l’anidride carbonica, ognuna con un diverso GWP.
Inoltre, il difluorometano HFC-32 e l’1,1-difluoroetano HFC-152a sono considerati come possibili alternative agli HFC, con valori di GWP rispettivamente di 677 e 138, come riporta l’IPCC.