Il trealosio è un disaccaride non riducente composto da due molecole di glucosio collegate tramite un legame α-1,1-glicosidico. Questo zucchero è presente in una vasta gamma di organismi, inclusi batteri, funghi, insetti, piante e alcuni invertebrati animali.
Caratteristiche del trealosio
La particolare composizione del trealosio gli consente di non presentare gruppi aldeidici liberi, i quali potrebbero intervenire in processi di riduzione come la reazione di Maillard. Entrambi i carboni anomerici sono coinvolti nel legame che forma il disaccaride. La stabilità del trealosio è notevole, grazie a un’energia di legame glicosidico di meno di 1 kcal/mol, un valore significativamente inferiore rispetto ai 27 kcal/mol del saccarosio.
Processo di sintesi del trealosio
Diverse vie di biosintesi sono state individuate per questo disaccaride, ma la più studiata, comune tra procarioti ed eucarioti, si articola in due stadi. Inizialmente, avviene la condensazione dell’uridina difosfoglucosio (UDP-glucosio) con il glucosio 6-fosfato (Glc6P) grazie all’enzima trealosio 6-fosfato sintasi. Questa reazione porta alla formazione del trealosio 6-fosfato (T6P) e dell’uridina difosfato (UDP).
Trealosio e diabete
Un eccessivo consumo di zuccheri aggiunti è stato correlato a un aumentato rischio di malattie croniche come il diabete, uno dei disturbi metabolici più comuni, noto per le gravi complicazioni che può causare alla salute. In questo contesto, il trealosio ha attirato attenzione per la sua capacità potenziale di stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. Questo avviene grazie a un rilascio più graduale di glucosio, generando una risposta insulinica meno marcata rispetto ad altri zuccheri. Sebbene le cellule umane non siano in grado di sintetizzare il trealosio, il suo consumo alimentare consente l’idrolisi in due molecole di glucosio nell’intestino tenue per mano dell’enzima trealasi. Le molecole di glucosio liberate sono quindi attivamente assorbite e metabolizzate dalle cellule della mucosa intestinale tramite il trasportatore di glucosio 1. Nonostante la sua crescente popolarità nel settore alimentare, gli effetti collaterali tossici sono pressoché inesistenti, eccetto per alcuni rari casi di malassorbimento. Ciò rende il trealosio un candidato interessante come agente non farmacologico per la regolazione dei livelli di glucosio nel sangue negli individui diabetici, contribuendo a migliorare l’omeostasi del glucosio, riducendo l’infiammazione e l’apoptosi, a favore della funzione delle cellule beta e della normalizzazione del profilo lipidico.
Applicazioni del trealosio
Nel settore alimentare, il trealosio è utilizzato come conservante per allungare la shelf life dei prodotti. La sua capacità di proteggere gli alimenti dall’essiccazione e di prevenire l’indurimento dei prodotti a base di amido, nonché lo scolorimento di frutta e verdura, lo rendono molto utile. Questo zucchero contribuisce anche a diminuire la formazione di cristalli di ghiaccio nei cibi surgelati, riducendo la perdita di alimento e risultando pertanto efficace come dolcificante e stabilizzante di proteine, grassi, carboidrati e composti volatili. In cosmetica, il trealosio è impiegato per migliorare la stabilità delle formulazioni ed è utilizzato come addensante nei prodotti per la cura della pelle per le sue proprietà idratanti e antiossidanti. Esso protegge anche le cellule cutanee da fattori ambientali dannosi, favorendo la vitalità e l’elasticità della pelle.
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