La Nitrocellulosa: Storia e Caratteristiche
La nitrocellulosa, conosciuta anche come nitrato di cellulosa o fulmicotone, rappresenta uno dei materiali polimerici termoplastici più antichi. La sua sintesi fu ottenuta per la prima volta nel 1855 dal chimico inglese Alexander Parkes.
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La nitrocellulosa è prodotta attraverso la reazione tra le fibre di cellulosa e una soluzione di acido nitrico, spesso in presenza di acido solforico. Durante questa reazione, i gruppi -OH presenti nella cellulosa vengono sostituiti da gruppi -ONO2, formando un estere nitrico della cellulosa.
Tipologie di Nitrocellulosa
A seconda della composizione del processo di sintesi e delle condizioni di reazione, si possono ottenere nitrocellulose con diversi gradi di nitrazione. Le varianti più comuni sono la mono-, di- e trinitrocellulosa, caratterizzate rispettivamente da uno, due o tre gruppi nitro legati ad ogni unità di glucosio presente nella cellulosa.
La differente composizione chimica determina le varie proprietà della nitrocellulosa, dando ad ognuna specifiche applicazioni: dalla dinitrocellulosa impiegata in materie plastiche e lacche, alla trinitrocellulosa usata per la produzione di esplosivi.
Applicazioni della Nitrocellulosa
La nitrocellulosa trova svariate applicazioni industriali, come nella produzione di inchiostri per rotocalco e flessografia, grazie alla sua disponibilità, economicità e alle sue proprietà solventi in miscele di alcoli, eteri, esteri e idrocarburi.
Altro impiego rilevante è nella formulazione di lacche a rapida asciugatura per la lavorazione del legno, poiché garantisce una finitura durevole e brillante. Gli smalti alla nitrocellulosa modificati con resine alchidiche sono preferiti in ambito industriale per la rapida asciugatura e la finitura di alta qualità su macchinari e pannelli metallici.
Inoltre, la nitrocellulosa può essere utilizzata in combinazione con additivi come la canfora e stabilizzanti per ottenere specifiche proprietà desiderate nei diversi settori di impiego.
L’utilizzo della celluloide nella produzione di oggetti di vario genere
Negli anni passati, la celluloide è stata utilizzata per la produzione di diversi oggetti, come penne stilografiche, manici di ombrelli e giocattoli. Addirittura, è stata impiegata come supporto per le pellicole fotografiche e cinematografiche. Nonostante l’avvento dei polimeri, alcune lavorazioni come montature di occhiali, contenitori, plettri per chitarra e tasti per pianoforti sono ancora realizzati con questo materiale.
La lacca nitrocellulosica nella rifinitura delle chitarre
Nel passato, la lacca nitrocellulosica era ampiamente utilizzata per la rifinitura delle chitarre, in particolare per modelli iconici come le Gibson, Fender e Martin. Anche se oggi vengono impiegati materiali più moderni come il poliuretano, la lacca nitrocellulosica rimane ancora in uso. Questo tipo di lacca, grazie alla sua porosità rispetto al poliuretano, secondo i chitarristi farebbe “respirare” maggiormente lo strumento, garantendo risultati sonori migliori.
La versatilità della celluloide e delle lacche nitrocellulosiche
La celluloide è stata fondamentale per la produzione di vari oggetti nel corso degli anni, mentre le lacche nitrocellulosiche hanno dimostrato di essere insostituibili nel settore della lutheria per il loro particolare effetto sul suono degli strumenti musicali. Nonostante i progressi tecnologici, queste materie prime mantengono ancora oggi un ruolo significativo in determinati ambiti.