Oli Essenziali: Composizione Chimica e Funzioni
Gli oli essenziali sono estratti volatili ottenuti da piante aromatiche tramite processi fisici. Prendono il nome dalla pianta da cui derivano, come l’olio di limone, la lavanda e il rosmarino. Questi oli rappresentano l’essenza dell’odore e dell’aroma della pianta. Risalenti a circa 4000 anni fa, sono utilizzati per i loro effetti cosmetici e terapeutici nell’ambito della medicina alternativa, sia per inalazioni, assunzione orale che assorbimento epidermico.
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Per isolare gli oli essenziali, si fa uso della tecnica della distillazione. In alternativa, viene impiegata la tecnica dell’enfleurage per ottenere gli oli da fiori delicati come rose e gelsomini. Le piante giovani producono una maggiore quantità di oli essenziali, mentre quelle più vecchie sono più ricche di sostanze resinose a causa dell’evaporazione continua delle frazioni più leggere dell’olio.
Funzioni degli oli essenziali
La funzione esatta degli oli essenziali nelle piante non è del tutto compresa, ma si ritiene che possano agire in diverse modalità. Essi potrebbero avere effetti allelopati (inibizione della crescita delle piante concorrenti), fungere da attrattivi per gli impollinatori, agire come difesa contro i parassiti, proteggere dalle infezioni di funghi, batteri e muffe, nonché favorire la cicatrizzazione dei tessuti vegetali lesionati.
Composizione degli oli essenziali
Gli oli essenziali sono costituiti da oltre cento componenti organici, tra cui terpeni, alcoli, esteri, aldeidi, chetoni, fenoli, ecc. La caratterizzazione tramite cromatografia evidenzia la presenza di numerosi composti organici, tra cui i più comuni sono i monoterpeni, sesquiterpeni, fenoli, e alcoli monoterpenici e sesquiterpenici.
Monoterpeni e sesquiterpeni
I monoterpeni, presenti nella maggior parte degli oli essenziali, sono costituiti da una struttura di 10 atomi di carbonio ed almeno un doppio legame. Reagiscono rapidamente in presenza di aria e calore. I sesquiterpeni sono costituiti da 15 atomi di carbonio e sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie.
Fenoli, alcoli, aldeidi e chetoni
I fenoli presenti negli oli essenziali hanno complesse strutture e mostrano attività antibatterica ed antiparassitaria. Gli alcoli mono e sesquiterpenici hanno azione antisettica e antivirale. Le aldeidi conferiscono agli oli essenziali l’aroma caratteristico e hanno proprietà antifungine, antinfiammatorie, disinfettanti e sedative. I chetoni, infine, mostrano diverse attività, come nel caso dell’olio essenziale di citronella che ha anche azione repellente per gli insetti.
Gli oli essenziali rappresentano un mondo complesso di composti organici con diverse funzioni e applicazioni, sia in campo cosmetico che terapeutico, offrendo una vasta gamma di opportunità di utilizzo.
Gli effetti dei principali composti negli oli essenziali sul nostro organismo
Gli oli essenziali contengono una vasta gamma di composti chimici, tra cui chetoni, esteri, lattoni, cumarine e eteri. Alcuni di questi composti, come il tujone, il pulegone e il pinocanfone, presentano potenziali rischi per la salute a causa della loro tossicità neurologica, mentre altri hanno effetti terapeutici, come la facilitazione della secrezione di mucose e la rigenerazione dei tessuti.
Olio essenziale di eucalipto: proprietà e utilizzi
L’olio essenziale di eucalipto è noto per le sue numerose proprietà benefiche ed è spesso utilizzato per alleviare sintomi come il raffreddore, il mal di testa, la cistite e la sinusite. Le sue proprietà terapeutiche lo rendono un elemento molto apprezzato nella medicina naturale.
Esteri: profumo e benefici terapeutici
Gli oli essenziali contenenti esteri sono noti per i loro profumi fruttati e hanno effetti sedativi e antispasmodici. Inoltre, alcuni esteri mostrano proprietà antifungine e antimicrobiche. L’estere più diffuso è l’acetato di linalile, ottenuto dalla lavanda, conosciuto per le sue proprietà antidepressive, antisettiche, antireumatiche, ipotensive, sudorifere, diuretiche, stimolanti biliari e insettifughe.
Lattoni e cumarine: tossicità e proprietà terapeutiche
I lattoni e le cumarine presenti negli oli essenziali possono anche avere tossicità e causare irritazioni e sensibilizzazione della pelle. Tuttavia, alcuni di essi, come gli esteri sesquiterpenici presenti nell’olio essenziale di arnica, mostrano proprietà antiinfiammatorie, antimicrobiche e antinevralgiche.
Eteri: varie proprietà terapeutiche
Gli oli essenziali contengono anche eteri fenolici, tra cui l’anetolo e il cavecolo, che mostrano proprietà analgesiche, decongestionanti, diuretiche e cardiotoniche. L’eucaliptolo, un altro esempio di etere presente negli oli essenziali, ha azione espettorante ed è spesso ricavato dalle foglie di eucalipto.
Gli oli essenziali sono noti per essere costosi e avere disponibilità limitata, il che ha spinto la ricerca di composti di sintesi. Tuttavia, tali prodotti possono non avere gli stessi profumi e benefici terapeutici dei prodotti naturali a causa della mancanza di alcuni ingredienti ancora non identificati.