Ossammide: cosa è, come si produce e dove si utilizza
Caratteristiche
L’ossammide, anche conosciuta come etanodiammide, è un solido cristallino bianco estremamente stabile con un elevato punto di decomposizione, superiore ai 300°C. A 350°C, si decompone formando cianogeno e vapore acqueo. È poco solubile in acqua ed etere etilico, ma solubile in etanolo.
Produzione
Sintetizzata per la prima volta nel 1830 dal chimico francese Jean Baptiste André Dumas, l’ossammide può essere ottenuta attraverso diverse vie sintetiche, spesso a partire dall’ossidazione dell’acido cianidrico che porta alla formazione di cianogeno. L’idrolisi del cianogeno in ambiente acido porta alla formazione dell’ossammide. Inoltre, può essere sintetizzata tramite la reazione tra un cloruro acilico e l’ammoniaca. Recentemente, i chimici statunitensi hanno utilizzato un complesso di afnio per convertire azoto e monossido di carbonio in ossammide.
Reazioni
L’ossammide reagisce con il pentacloruro di fosforo, generando l’intermedio fosfazene, che subisce la dimerizzazione a difosfazene triciclico. Grazie alla presenza di due gruppi ammidici, l’ossammide è coinvolta nelle tipiche reazioni delle ammidi.
Impieghi
L’ossammide trova impiego come fertilizzante azotato, stabilizzante per prodotti a base di nitrocellulosa e come additivo nei propellenti.
Scopri di più sulle proprietà dell’ossammide e sulle sue applicazioni [qui](link-interno).