Ossidazione di Corey-Kim: un Metodo per Ottenere Aldeidi e Chetoni
L’ossidazione di Corey-Kim prende il nome dagli scienziati Elias James Corey e Choung Un Kim ed è una reazione utilizzata per convertire alcoli primari e secondari in aldeidi o chetoni. Questa reazione coinvolge l’uso di N-clorosuccinimmide, dimetilsolfuro e trietilammina come reagenti.
Meccanismo dell’Ossidazione di Corey-Kim
Il processo inizia con l’ossidazione del dimetilsolfuro da parte della N-clorosuccinimmide, formando un intermedio noto come reagente di Corey-Kim, che agisce come elettrofilo. Successivamente, questo intermedio reagisce con l’alcool per formare un legame zolfo-ossigeno. Infine, l’addizione della trietilammina porta alla formazione di un zwitterione, che subisce un riarrangiamento per produrre il chetone o l’aldeide desiderati e dimetilsolfuro gassoso.
Applicazioni e Limitazioni
Sebbene l’ossidazione Corey-Kim consenta di operare a temperature superiori rispetto all’ossidazione di Swern, non è comunemente impiegata a causa dei problemi di selettività con substrati sensibili alla clorazione da parte della N-clorosuccinimmide. Inoltre, in presenza di alcoli allilici e benzilici, senza l’aggiunta tempestiva di trietilammina, si possono formare cloruri allilici e benzilici anziché aldeidi o chetoni.
Prospettive Future
Date le preoccupazioni sulla tossicità del dimetilsolfuro, sono in corso ricerche per individuare alternative più sicure. Alcuni gruppi di ricerca hanno iniziato a esplorare il dodecilmetilsolfuro come possibile sostituto efficace in questa reazione di ossidazione.
In conclusione, l’ossidazione di Corey-Kim rappresenta un’importante reazione di ossidazione nella sintesi di aldeidi e chetoni da alcoli primari e secondari, sebbene sia soggetta a limitazioni legate alla selettività e all’uso di reagenti potenzialmente tossici.