Ossidazione di Swern: meccanismo, prodotti

L’ossidazione di Swern: un processo per la conversione di alcoli primari

L’ossidazione di Swern è una reazione organica scoperta dal chimico statunitense Daniel Swern. Questa reazione consente di convertire un alcol primario in un’aldeide e un alcol secondario in un chetone. L’ossidazione avviene utilizzando (DMSO), cloruro di ossallile (COCl)2 e trietilammina (Et3N).

Il dimetilsolfossido come reagente selettivo

Il dimetilsolfossido, in combinazione con un agente attivante come un agente acilante o un acido e una base amminica, rappresenta un reagente estremamente selettivo per l’ossidazione di alcoli in aldeidi e chetoni.

Meccanismo dell’ossidazione di Swern

Il meccanismo dell’ossidazione di Swern inizia con l’attivazione del DMSO tramite il cloruro di ossallile. Successivamente, si forma un intermedio che porta alla creazione di un catione. La presenza della trietilammina favorisce la formazione dell’ilide che si decompone dando origine al gassoso e all’aldeide o al chetone desiderato.

e precauzioni

L’ossidazione di Swern è particolarmente indicata quando si richiedono condizioni blande di ossidazione e si desidera ottenere solo l’aldeide come prodotto finale. È importante notare che le aldeidi ottenute non vengono ulteriormente ossidate ad acidi carbossilici. È fondamentale mantenere sotto controllo la temperatura durante la reazione per evitare la formazione di sottoprodotti indesiderati come i tioacetali.

Il dimetilsolfuro: un sottoprodotto da trattare con cautela

Il dimetilsolfuro, sottoprodotto dell’ossidazione di Swern, è noto per il suo odore sgradevole. Si consiglia di sciacquare la vetreria con una soluzione di per eliminare l’odore derivante da questo composto.

In conclusione, l’ossidazione di Swern è una reazione versatile e selettiva che trova ampio impiego in laboratorio quando si desidera ottenere aldeidi e chetoni da alcoli primari e secondari rispettivamente, garantendo una buona resa e una elevata selettività del prodotto desiderato.

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