Meccanismo e sintesi del glicosale tramite ozonolisi del benzene
Durante il processo di ozonolisi del benzene, si ottengono come principali prodotti il glicosale, la dialdeide più semplice con formula OCHCHO, e il perossido di idrogeno. Questa reazione, nota anche come “scissione ossidativa”, coinvolge la rottura di un legame insaturo in presenza di ozono ed è comunemente utilizzata per gli alcheni. Si verifica la rottura sia del legame σ che del legame π, presenti nel doppio legame, con la formazione di due gruppi carbonilici. A differenza di altre reazioni degli alcheni, che mantengono intatto lo scheletro di carbonio, l’ozonolisi provoca la rottura del doppio legame carbonio-carbonio, generando frammenti contenenti gruppi carbonilici, che portano alla formazione di aldeidi e/o chetoni.
Il meccanismo dell’ozonolisi del benzene avviene in due fasi. Durante il primo stadio, avviene l’addizione elettrofila dell’ozono, formando un ciclo instabile chiamato triozonuro. Questo avviene grazie all’addizione di una molecola di ozono a ciascun legame π del benzene, sostituendo il legame π con due legami carbonio-ossigeno. Nel secondo stadio, il triozonuro viene trattato con uno stadio riducente come lo zinco metallico e acqua. Durante questa fase, l’intermedio si rompe nel punto in cui è presente un legame carbonio-ossigeno-carbonio, mentre l’ossigeno si combina con l’acqua per formare perossido di idrogeno, ottenendo tre frammenti costituiti da molecole contenenti due atomi di carbonio legati da un doppio legame all’ossigeno.
Il glicosale, la dialdeide più semplice, è un composto di interesse industriale spesso utilizzato al posto della formaldeide. Grazie alla sua bassa tossicità, viene impiegato per la sintesi dell’imidazolo e come solubilizzante e agente reticolante nella chimica dei polimeri. Inoltre, trova impiego nell’ottenimento di resine epossidiche, migliorando la stabilità delle resine a base di amido nelle finiture tessili e nella carta.