I perossidi e il loro legame ossigeno-ossigeno
I perossidi sono caratterizzati dalla presenza di un legame ossigeno-ossigeno chiamato gruppo perossidico, in cui il numero di ossidazione dell’ossigeno è -1. Questi composti possono essere sia inorganici che organici e sono noti per la loro reattività e capacità ossidante, utilizzati in varie reazioni chimiche. Tendono a decadere in presenza di calore, catalizzatori o promotori.
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Il perossido più comune: l’acqua ossigenata
Tra i perossidi più noti vi è l’acqua ossigenata, con nome I.U.P.A.C. perossido di idrogeno (H2O2), scoperto nel 1818 dal chimico francese Louis Jacques Thénard. A temperatura ambiente si decompone in presenza di ioni di metalli pesanti, come il ferro, secondo la reazione: 2 H2O2 = 2 H2O + O2. Il perossido di idrogeno può agire sia da ossidante che da riducente a causa del numero di ossidazione dell’ossigeno.
Proprietà dell’acqua ossigenata
Le proprietà ossidoriduttive dell’acqua ossigenata in soluzione acquosa possono essere osservate tramite i seguenti potenziali:
– H2O2 + 2 H+ + 2 e- ⇌ 2 H2O E° = + 1.77 V
– O2 + 2 H+ + 2 e- ⇌ H2O2 E° = + 0.68 V
Il perossido di idrogeno viene riconosciuto come forte agente ossidante e dimostrerà un comportamento riducente solo di fronte a agenti ossidanti molto potenti come MnO4-.
Classificazione dei perossidi inorganici
I perossidi inorganici possono essere ionici, con metalli alcalini e alcalino-terrosi, oppure covalenti, come l’acido perossimonosolforico H2SO5. Quando si trovano in soluzione, quelli dei metalli alcalini con formula generale M2O2 si ionizzano in M+ e O2-.
Questi composti reagiscono con diversi gruppi funzionali presenti in vari composti.
Perossidi Organici e Idroperossidi: Caratteristiche e Utilizzi
Perossidi Organici
I perossidi organici, con formula generale ROOR’, sono composti in cui R e R’ possono essere gruppi alchilici, arilici o, se R’ è un idrogeno, vengono definiti idroperossidi organici. Questi composti sono ottenuti dall’ossidazione di varie sostanze organiche come idrocarburi, olefine, alcol, aldeidi, chetoni e composti metallorganici.
Il legame perossidico presente nei perossidi organici può rompersi, producendo radicali liberi RO· o ROO·, che possono agire come iniziatori in diverse reazioni di polimerizzazione. Tali composti possono causare reazioni esplosive quando sono presenti legami insaturi. I perossidi organici sono impiegati come acceleratori, attivatori, catalizzatori e iniziatori di reazioni chimiche.
Rischi e Utilizzi
La maggior parte dei perossidi organici, se non diluiti, sono facilmente infiammabili e bruciano rapidamente, in quanto contengono sia carbonio, agente combustibile, che ossigeno. Alcuni di essi possono decomporsi in modo esplosivo se esposti a calore, attrito, urti meccanici o contaminazione con materiali incompatibili. Pertanto, è essenziale maneggiare tali composti con estrema cautela e attenersi alle appropriare norme di sicurezza.
L’utilizzo dei perossidi organici in vari settori industriali è ampio, trovando impiego come acceleratori, catalizzatori e in molte altre applicazioni chimiche. Tuttavia, a causa della loro natura reattiva e potenzialmente pericolosa, è fondamentale adottare misure di sicurezza adeguate durante la manipolazione e lo stoccaggio di questi composti.
Per ulteriori approfondimenti sulle proprietà e l’utilizzo dei perossidi organici e idroperossidi, ti invitiamo a consultare i seguenti articoli: [perossidi organici](https://chimica.today/chimica-organica/perossidi-organici/), [idroperossidi](https://chimica.today/chimica-organica/idroperossidi/), [acidi carbossilici](https://chimica.today/chimica-organica/acidi-carbossilici-nomenclatura-proprieta-chimiche-e-fisiche/).