I diserbanti in agricoltura: un’analisi delle tipologie e degli effetti sulle piante
I diserbanti sono strumenti fondamentali per contrastare le piante infestanti che possono compromettere le colture, interferendo con l’approvvigionamento di risorse vitali come acqua, luce e nutrienti. Grazie alla ricerca scientifica, sono stati sviluppati erbicidi in grado di limitare la crescita delle erbe infestanti interferendo con recettori specifici.
In agricoltura esistono due tipologie di diserbanti: quelli non selettivi, che eliminano ogni tipo di vegetazione, e quelli selettivi, specifici per determinate specie dannose. Queste sostanze possono essere applicate sulle parti aeree delle piante o a livello del suolo, danneggiando radici o impedendo la germinazione dei semi.
L’agricoltura intensiva, emersa nel XVII secolo durante la Rivoluzione Agricola in Inghilterra, si è diffusa a causa dell’aumento della domanda globale di cibo, della necessità di mantenere bassi i costi e della scarsità di terreni coltivabili. Questo modello agricolo si è sviluppato parallelamente all’uso dei fitosanitari, composti chimici che combattono malattie, parassiti e infestazioni vegetali, tra cui diserbanti, insetticidi e fungicidi. Attualmente, la ricerca si concentra sull’eco-sostenibilità di tali prodotti.
Esempi di diserbanti comunemente usati includono il cloruro di bipiridilio (Paraquat), l’acido indol-3-acetico (auxina), la N-fosfometilglicina (glicina), le solfoniluree, trichetoni e inibitori dell’enzima acetil-Coenzima A carbossilasi.
Il
cloruro di bipiridilio
è un diserbante non selettivo e disseccante utilizzato su varie erbe infestanti in diversi tipi di colture. Tuttavia, la sua tossicità per insetti benefici, animali e l’ambiente ha portato a restrizioni in alcuni paesi.L’
acido indol-3-acetico
è un ormone vegetale che regola la crescita delle piante ed è parte della famiglia delle auxine, utilizzato per influenzare lo sviluppo delle colture.Per maggiori informazioni sugli ormoni vegetali, puoi leggere l’articolo dedicato sulle [auxine](https://chimica.today/chimica-organica/auxine/).
I diserbanti svolgono un ruolo cruciale nel controllo della crescita indesiderata delle piante, mostrando effetti diversi sulla loro vitalità. Alcuni composti promuovono la crescita se utilizzati correttamente, mentre a concentrazioni elevate possono agire come erbicidi selettivi.
Per approfondire il tema del controllo delle infestanti, puoi consultare [qui](link esterno) un approfondimento sull’N-fosfometilglicina nelle piante.Ruolo e Impatto degli Erbicidi nella Gestione Agricola
L’erbicida N-fosfometilglicina, appartenente al gruppo delle glicine, svolge un ruolo fondamentale nel controllo delle piante infestanti a foglia larga. La sua efficacia deriva dalla capacità di interrompere la sintesi proteica, bloccando la formazione di amminoacidi aromatici come la tirosina, il triptofano e la fenilalanina. Questo meccanismo agisce inibendo l’enzima coinvolto nella loro produzione, senza causare danni all’uomo. Approfondimenti sulla sintesi proteica e sugli amminoacidi sono disponibili attraverso i seguenti link: tirosina, triptofano e fenilalanina.
Le solfoniluree, come il nicosulfuron, sono erbicidi altamente efficaci anche a basse dosi. Queste sostanze inibiscono l’enzima acetolattato sintasi, influenzando la produzione degli amminoacidi valina e isoleucina. Le solfoniluree agiscono come acidi deboli e la loro efficacia dipende dal pH dell’ambiente, risultando poco tossiche per gli animali e con una bassa persistenza ambientale in determinate condizioni.
I trichetoni, come il tembotrione, agiscono inibendo gli enzimi collegati alla biosintesi dei carotenoidi, essenziali per i processi fotosintetici e la protezione della clorofilla. Questi erbicidi sono efficaci sia sulle foglie sia sulle radici, con il tembotrione comunemente utilizzato per il controllo delle piante infestanti nel mais.
Gli inibitori dell’enzima acetil-Coenzima A carbossilasi, come il pinoxaden, agiscono inibendo la biosintesi degli acidi grassi delle piante, necessari per la formazione delle membrane cellulari. Questi erbicidi sono utilizzati in campi di orzo e frumento per controllare la crescita delle piante infestanti.
Comprendere l’azione e l’utilizzo di questi diversi erbicidi può essere cruciale per gli agricoltori e i gestori del verde nella gestione delle colture e nella prevenzione della diffusione delle piante invasive.