La reazione di Vilsmeier-Haack è un importante strumento utilizzato nella sintesi organica sia a livello industriale che in laboratorio. Questo tipo di reazione consiste nell’aggiunta di un gruppo formile a composti aromatici, dando luogo a reazioni di addizione in cui il gruppo -CH=O viene aggiunto a un composto.
Il ruolo delle reazioni di formilazione
Indice Articolo
Le reazioni di formilazione consentono di ottenere carbossaldeidi intermedie. Grazie alle loro proprietà farmacologiche e reattività chimica, queste carbossaldeidi sono oggetto di studio e ricerca costante.
Il Reagente di Vilsmeier
Il reagente attivo, noto come reagente di Vilsmeier, è l’agente formilante utilizzato in questa reazione. Esso si ottiene in situ dalla reazione tra N,N-dimetilformammide e cloruro di ossalile, appartenente alla famiglia degli alogenuri acilici. È possibile ottenerlo anche tramite cloruro di fosforile o cloruro di tionile e un derivato della formammide.
Condizioni di reazione
Per quanto riguarda le condizioni di reazione, quando vengono utilizzate ammidi come dimetilacetammide o N-metilpirrolidone, che sono liquidi, si fa uso di un eccesso di solvente. Altri solventi che possono essere impiegati includono cloroformio, benzene, toluene, diossano e tetraidrofurano. La reazione può essere condotta a temperatura ambiente o tra 60 e 80°C, sebbene siano stati riportati anche casi in cui è stata condotta a 120°C.
La reazione di Vilsmeier-Haack
Come molte reazioni di sostituzione elettrofila aromatica, la reazione di Vilsmeier-Haack funziona in modo più efficiente su anelli aromatici con gruppi attivanti, poiché il reagente di Vilsmeier è un elettrofilo debole. Di solito, la formilazione avviene in posizione para rispetto all’anello aromatico.
Usi della reazione
La reazione di Vilsmeier-Haack viene impiegata per la formazione di composti aromatici, fenoli, olefine, aldeidi e chetoni, rappresentando un’importante risorsa nella sintesi organica e nello studio di composti chimici.