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Regola di Hückel: aromaticità, esempi

L’essenza della regola di Hückel, nota come la regola del 4n+2, è fondamentale per determinare la natura aromatica di una molecola, che si traduce in una straordinaria stabilità. Nel lontano 1825, il pioniere Michael Faraday isolate il benzene, un composto con proprietà apparentemente insolite nonostante la sua insaturazione.

A differenza di ciò che ci si potrebbe aspettare da un composto insaturo, il benzene non segue le tipiche reazioni di addizione, ma è soggetto a reazioni di sostituzione elettrofila aromatica. Inoltre, il suo calore di idrogenazione è minore di quanto ci si aspetterebbe per un triene ciclico coniugato.

Regola di Hückel e concetto di aromaticità

La regola di Hückel, introdotta nel 1931 da Erich Hückel, afferma che il numero di elettroni π in un sistema aromatico deve corrispondere a 4n+2 per garantirne l’aromaticità. Di conseguenza, i composti aromatici devono possedere determinate caratteristiche: devono essere ciclici, planari e con un sistema di orbitali completamente coniugato, inoltre devono rispettare la regola di Hückel.

La regola implica che il numero di elettroni π deve corrispondere a 2, 6, 10, 14, 18, 22 e così via, dove n è un numero intero che può anche essere zero. Ad esempio, il ciclobutadiene, pur rispettando le prime tre caratteristiche, con solo 4 elettroni π (due doppi legami), non è aromatico poiché (4 · n) + 2 non è uguale a 4 per nessun valore di n.

Eterocicli aromatici

Gli eterocicli aromatici sono composti in cui uno o più atomi dell’anello sono eteroatomi diversi dal carbonio. Se un eteroatomo nella molecola assume una geometria trigonale che garantisce la planarità e rispetta le altre regole della aromaticità, il composto è considerato aromatico. Un esempio è la piridina, che con 6 elettroni π (tre doppi legami), risulta aromatica.

Si noti che il doppietto elettronico sull’azoto nella piridina non fa parte del sistema π. Il pirrolo è un altro esempio di eterociclo aromatico, con un singoletto elettronico sull’atomo di azoto.

Aromaticità e composti ciclici

La struttura molecolare dei composti ciclici può influenzarne le proprietà aromatiche. Ad esempio, il pirrolo è un composto che fa parte del sistema π e presenta un totale di 6 elettroni π, il che lo rende aromatico.

Anioni e cationi ciclici aromatici

Le sostanze ioniche possono anche manifestare proprietà aromatiche, a condizione di rispettare determinate regole. Ad esempio, l’anione ciclopentadienilico e il catione cicloeptatrienilico seguono la regola di Hückel avendo entrambi 6 elettroni π, il che conferisce loro caratteristiche aromatiche.

Questi esempi dimostrano come anche gli anioni e i cationi ciclici possano esibire aromaticità in base alla disposizione degli elettroni π nella loro struttura molecolare.

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