Resine alchidiche: sintesi, classificazione

Sintesi e Classificazione delle Resine Alchidiche

Le resine alchidiche, poliesteri modificati utilizzati nell’ambito delle vernici, sono in grado di formare un sottile film protettivo sulle superfici grazie alla loro struttura chimica.

Da quando, negli anni ’20 del secolo scorso, le resine alchidiche sono state introdotte, hanno dimostrato di essere polimeri estremamente utili per via delle loro caratteristiche distintive: basso costo, rapida essiccazione, flessibilità, durezza, resistenza all’abrasione e buona adesione a una vasta gamma di materiali, inclusi l’acciaio.

Sintesi delle Resine Alchidiche

Le resine alchidiche sono ottenute tramite la reazione tra un poliolo come il glicerolo e un trigliceride di un acido grasso, producendo un monoestere. Questo composto reagisce successivamente con l’anidride ftalica tramite policondensazione, con conseguente eliminazione di una molecola d’acqua. In base all’acido grasso utilizzato, si possono ottenere resine alchidiche siccative e non siccative.

Le resine alchidiche siccative impiegano acidi grassi insaturi come l’olio di lino e l’olio di tallolio. L’essiccazione avviene in presenza d’ossigeno atmosferico ed è accelerata dall’aggiunta di sali metallici solubili in solventi organici. Queste resine trovano impiego negli smalti e nei prodotti di fondo.

Le resine alchidiche non siccative, invece, fanno uso di acidi grassi saturi come l’olio di cocco e sono impiegate nei prodotti essiccanti a forno in combinazione con resine amminiche, reagendo a temperature intorno ai 100°C. Si rivelano adatte per la verniciatura in serie di automobili e motocicli, dove è richiesta una elevata resistenza.

Classificazione delle Resine Alchidiche

Le resine alchidiche sono classificate in base alla percentuale di olio contenuta:
– Corto olio: contenente dal 30 al 42% di olio, utilizzate per vernici da sottofondo e per la verniciatura a fuoco.
– Medio olio: contengono dal 43 al 54% di olio e sono le più utilizzate per vari usi.
– Lungo olio: contengono dal 55 al 68% di olio e sono particolarmente adatte per le vernici marine grazie alla loro elevata resistenza.
– Lunghissimo olio: contenente una percentuale di olio superiore al 68%, utilizzato negli inchiostri da stampa e nelle vernici sia per il legno che per i metalli destinati all’esterno.

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