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Sintesi dei Derivati Benzene con Più Sostituenti: Comprendere Attivatori e Disattivatori

Strategie di Sintesi per Derivati Benzene Bisostituiti

La sintesi di derivati del benzene con più gruppi sostituenti richiede una valutazione attenta delle proprietà dei sostituenti presenti nel nucleo fenilico. Conoscere come i sostituenti influenzano le reazioni aromatiche è fondamentale per determinare il successo della sintesi.

Influenza dei Sostituenti sulle Sintesi Aromatiche

Quando si desidera effettuare ulteriori sostituzioni su un benzene già modificato, è essenziale considerare il ruolo del sostituente presente. Il tipo di sostituente può attivare o disattivare l’anello aromatico, influenzando il punto di attacco dell’elettrofilo. Il sito di sostituzione su un benzene pre-modificato dipenderà principalmente dal sostituente iniziale, anziché dall’elettrofilo introdotto.

Sostituenti Attivanti e Disattivanti

I sostituenti che donano elettroni all’anello aumentano la reattività del benzene, favorendo attacchi elettrofili nelle posizioni orto e para. Al contrario, sostituenti elettronattrattori riducono la densità elettronica dell’anello, disattivandolo per ulteriori reazioni di sostituzione e dirigendo la carica positiva verso le posizioni orto e para.

Esempi Pratici di Sintesi con Diversi Orientamenti

Per esempio, la sintesi del metabromonitrobenzene richiede la considerazione degli effetti orientanti dei gruppi disattivanti presenti. Mentre il nitrogruppo dirige la sostituzione in posizione meta, il bromo preferisce le posizioni orto e para. Pertanto, è necessario effettuare una nitrazione seguita da un’alogenazione per ottenere il composto desiderato.

Per approfondire l’argomento, è possibile consultare guide specifiche sulla reattività dei derivati benzene e sui meccanismi di orientamento nelle reazioni di sostituzione.


– [Reattività dei derivati benzene](https://www.yourchemistry.org/sostituzione-aromatica-reattivita/)
– [Meccanismi di orientamento nelle sostituzioni](https://www.yourchemistry.org/meccanismi-di-reazione/)Dalla Trasformazione del Toluene all’Acido Para-Nitrobenzoico: Procedura in Due Fasi

Per superare questa sfida, sfruttare la convertibilità del gruppo -CH3 in un gruppo -COOH tramite un’ossidazione, il quale agisce come attivante orto-para. La strategia inizia con la trasformazione del benzene in [toluene](https://it.wikipedia.org/wiki/Toluene) mediante alchilazione di Friedel-Crafts, agevolando la successiva nitrazione nelle posizioni orto e para preferite. Questa nitrazione mirata conduce alla formazione di meta-nitrotoluene.

Successivamente, occorre ossidare il gruppo -CH3 del nitrotoluene mediante un ossidante robusto come il permanganato di potassio (KMnO4), che converte il gruppo -CH3 in -COOH in posizione para rispetto al gruppo -NO2, generando così l'[acido para-nitrobenzoico](https://it.wikipedia.org/wiki/Acido_para-nitrobenzoico) desiderato.

È fondamentale eseguire l’ossidazione dopo la nitrazione per garantire la disposizione para, poiché la presenza del gruppo nitro agisce come disattivante e influenzerebbe la reazione di alchilazione verso la posizione meta anziché para.

Sintetizzando la Sequenza Ottimale

In sintesi, la sequenza per ottenere l’acido para-nitrobenzoico si articola nell’alchilazione iniziale, seguita dalla nitrazione, e infine completata con l’ossidazione. Questa precisa sequenza di reazioni mette in evidenza l’importanza della comprensione della chimica dei composti aromatici e dell’effetto dei gruppi sostituenti sulla reattività di queste molecole.

Per approfondire le [reazioni di Friedel-Crafts](https://it.wikipedia.org/wiki/Alchilazione_di_Friedel-Crafts) e gli [agenti ossidanti](https://it.wikipedia.org/wiki/Ossidazione), vi invitiamo a consultare ulteriori risorse per ampliare le vostre conoscenze in questo affascinante settore della chimica organica.

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