Sistemi coniugati insaturi e il loro impatto sul colore
I sistemi coniugati insaturi sono unità molecolari che contengono elettroni π, in grado di delocalizzarsi su tre o più atomi contigui.
Composti contenenti sistemi coniugati insaturi
All’interno delle famiglie di pigmenti naturali come i carotenoidi, le xantofille e le antocianine, si trovano sostanze che contengono sistemi coniugati insaturi. Ad esempio, la criptoxantina, presente nel pigmento giallo di alcune piante come Physalis e Carica papaya, è un esempio di sostanza che contiene tali sistemi. Allo stesso modo, la cianidina, con il suo tipico colore rosso-arancio, è contenuta nelle arance e nelle rose rosse.
Teoria del colore
Le sostanze colorate hanno la capacità di assorbire determinate radiazioni dello spettro elettromagnetico della luce visibile. Quando una molecola contenente un sistema coniugato insaturo viene esposta alla luce solare, assorbe alcune radiazioni e riflette altre, creando una determinata colorazione.
Ad esempio, il β-carotene, composto avente formula C40H56, assorbendo la radiazione blu, appare di colore arancione, il colore complementare del blu. Il licopene, anch’esso con un sistema coniugato insaturo, assorbe la radiazione verde e appare di colore rosso. Infine, la vitamina A, con un sistema coniugato insaturo, assorbe la radiazione violetta e appare di colore giallo.
Tuttavia, molte sostanze organiche che presentano pochi doppi legami non assorbono la luce visibile e quindi appaiono incolori o bianche, come nel caso dell’1,3-butadiene e del benzene. Solo molecole più complesse, con più doppi legami coniugati e particolari gruppi funzionali, manifestano proprietà colorate.