Trasposizioni ioniche: neopentilica, pinacolica, di Wolff
Le trasposizioni sono reazioni che comportano un riarrangiamento dello scheletro molecolare, producendo un isomero strutturale della molecola originale.
La migrazione di un gruppo Z da una posizione A a un’altra posizione B di una molecola viene definita come trasposizione o riarrangiamento. Si distinguono varie tipologie di trasposizioni, tra cui quelle ioniche che coinvolgono specie cariche positivamente o negativamente.
Tra le trasposizioni ioniche, la trasposizione neopentilica avviene per azione degli acidi alogenidrici su alcoli neopentilici, producendo alogenuri terziari.
Un altro esempio è la trasposizione pinacolica, che coinvolge la reazione di 1,2-dioli con acidi, portando alla formazione del composto 3,3-dimetil butan-2-one, noto come pinacolone.
La trasposizione di Wolff è un processo in cui un α-diazochetone, ottenibile per reazione di un cloruro acido con diazometano, tende a perdere una molecola di azoto per dar luogo a cheteni.
La reazione del diazometano con i cloruri acidi, seguita dalla trasposizione di Wolff, permette l’allungamento della catena carboniosa di un acido carbossilico di una unità, con la formazione dell’epossido come sottoprodotto.
In ambiente acido, le aldeidi e i chetoni possono portare alla formazione dei carbocationi α-idrossilati che si modificano per dare prodotti di trasposizione.
In questo tipo di reazioni, è possibile ottenere una varietà di prodotti derivati da un carbocatione intermedio e sono conosciute come trasposizioni di Wagner-Meerwein, che possono coinvolgere anche l’allontanamento di gruppi diversi dall’acqua.
Questi processi di trasposizione ionica e di riarrangiamento sono di grande importanza in diversi campi della chimica organica, permettendo di ottenere nuove molecole e composti con applicazioni in vari settori.