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La base di Schlosser, o base di Lochmann-Schlosser, è un potente reagente superbasico usato in chimica organica. Questo composto, derivato dalla combinazione di un alchillitio e un alcolato di potassio, ha un’affinità particolarmente alta per i protoni, rendendolo essenziale per le reazioni che richiedono una deprotonazione aggressiva.

Il nome deriva dal chimico tedesco Manfred Schlosser, che perfezionò e diffuse l’uso di questo reagente negli anni ’60 e ’70, contribuendo in modo significativo alla chimica organometallica.

“La base di Schlosser si è dimostrata uno strumento indispensabile nelle deprotonazioni più difficili, trovando impiego in reazioni fondamentali nella chimica organica e organometallica.” – Manfred Schlosser

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Che Cos’è la Base di Schlosser?

La base di Schlosser è una miscela di due composti: un alchillitio e un alcolato di potassio. Il composto alchilico più comune è il n-butillitio (CH₃CH₂CH₂CH₂Li), mentre l’alcolato di potassio tipico è il potassio t-butossido (KOC(CH₃)₃). La combinazione di questi due composti produce una superbase più reattiva di quanto non lo sia il semplice alchillitio, grazie alla formazione del corrispondente alchilpotassio in situ.

L’uso di questa superbase si basa sulla capacità del n-butilpotassio di deprotonare substrati con idrogeni poco acidi, come il toluene, un processo non realizzabile con il solo n-butillitio.

Sintesi della Base di Schlosser

La base di Schlosser è sintetizzata tramite la reazione tra n-butillitio e potassio t-butossido in un rapporto stechiometrico 1:1:

CH3CH2CH2CH2Li+(CH3)3COKCH3CH2CH2CH2K+(CH3)3COLi

In questa reazione, il n-butilpotassio prodotto è il vero agente superbasico, in grado di eseguire deprotonazioni estremamente difficili, come quella del gruppo metilico del toluene, generando benzilpotassio. Questa reazione non può essere ottenuta usando semplicemente n-butillitio, dimostrando la potenza superiore della base di Schlosser.

Il Ruolo dell’n-Butillitio

L’n-butillitio è un composto organico di litio molto utilizzato nella sintesi organica per la sua capacità di deprotonare substrati con acidità moderata. Tuttavia, la sua reattività è limitata dalla tendenza a formare tetrameri in solventi aprotici, riducendo la sua efficacia nelle deprotonazioni più complesse. L’aggiunta di potassio t-butossido risolve questo problema, rompendo l’aggregazione e permettendo la formazione del più reattivo n-butilpotassio.

Applicazioni della Base di Schlosser

La base di Schlosser è utilizzata in una vasta gamma di reazioni chimiche, sia a livello di laboratorio che su scala industriale. Viene applicata soprattutto nelle deprotonazioni difficili, come quelle coinvolte nella sintesi di composti organometallici complessi e nella metallazione selettiva di substrati organici. Un’applicazione tipica è nella sintesi di intermedi per prodotti farmaceutici, dove la precisione delle deprotonazioni e delle metallazioni può influire direttamente sull’efficacia del farmaco.

Inoltre, la base di Schlosser è un catalizzatore importante in reazioni che richiedono condizioni superbasiche, grazie alla sua capacità di agire su substrati normalmente inerti alle basi convenzionali.

Risorse Esterne

Per approfondire l’argomento della base di Schlosser e delle sue applicazioni, puoi consultare i seguenti articoli:

La base di Schlosser rimane una delle scoperte più importanti nella chimica delle superbasi, e la sua efficacia nelle reazioni complesse la rende una risorsa fondamentale per i chimici di tutto il mondo.

Fonte Verificata

Base di Schlosser: Una Superbase Chiave nella Chimica Organica

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