La bauxite è una fonte primaria di alluminio ed è composta da una combinazione di ossidi di alluminio idrati e idrossidi di alluminio, insieme a minerali argillosi, quarzo, ematite, magnetite, siderite e goethite. Altri minerali contenenti alluminio presenti nella bauxite includono gibbsite, böhmite e diasporo.
Si forma tramite l’erosione delle rocce argillose e contiene solitamente dal 15% al 25% di alluminio. Trovata negli strati superficiali, è spesso associata a minerali argillosi, ossidi di ferro e biossido di titanio. Il suo nome deriva da Les Baux, in Provenza, dove furono scoperti i primi giacimenti.
La diffusione della bauxite
La bauxite si trova in molte parti del mondo, con i depositi più estesi situati nelle regioni tropicali. Australia, che è diventata il principale produttore mondiale di bauxite all’inizio del 21° secolo, ha scoperto importanti depositi di ghiaia mescolata a sabbia negli anni ’50. Altri grandi produttori sono Cina, Indonesia, Brasile e India, mentre la Francia, l’Italia, la Grecia e altri paesi hanno estratto minerali di alluminio. Proprietà della bauxite
La bauxite di solito è un materiale morbido con una durezza compresa tra 1 e 3 nella scala di Mohs e un basso peso specifico tra 2.0 e 2.5. La sua colorazione varia da bianca a grigia e marrone rossastro, talvolta macchiata di altri colori come giallo, arancione, rosso e rosa. Usi principali
La bauxite è fondamentale per la produzione di alluminio metallico ed è impiegata anche nell’industria chimica, nella produzione di mattoni refrattari, cemento, acciaio e nel settore petrolifero. La forma calcinata della bauxite è ottenuta tramite il processo di calcinazione a temperature comprese tra 1650-1700 °C. Essendo un materiale molto duro, con una durezza di 9 nella scala di Mohs, l’allumina calcinata viene utilizzata come abrasivo. La carta vetrata all’ossido di alluminio, le polveri per lucidatura e le sospensioni per lucidatura sono solo alcune delle applicazioni derivate dalla bauxite calcinata.