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Ciclo visivo: stadi, opsina

Il ruolo dei retinoidi nel ciclo visivo: dalla captazione della luce alla fototrasduzione

Il ciclo dei retinoidi, noto anche come ciclo visivo, rappresenta un sistema cruciale che fornisce i composti necessari affinché la luce possa attivare i recettori presenti nell’occhio. George Wald, insignito del Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina nel 1967, fu il primo a descrivere dettagliatamente questo ciclo.

I fotorecettori nella retina

Nella retina, situata nella parte posteriore dell’occhio, si trovano due tipi di fotorecettori: i bastoncelli e i coni. I bastoncelli sono responsabili della visione in condizioni di scarsa illuminazione e si trovano lungo i margini della retina, contribuendo anche alla visione periferica. I coni, invece, permettono di distinguere i differenti colori e di percepire dettagli e cambiamenti d’immagine con maggiore rapidità rispetto ai bastoncelli, grazie alla loro prontezza nel rispondere agli stimoli.

Opsina: la proteina chiave nei fotorecettori

Sia i coni che i bastoncelli contengono opsin, una proteina transmembrana fotosensibile essenziale per la fototrasduzione, il processo mediante il quale la luce catturata dalla retina viene convertita in segnali elettrici trasmessi al cervello attraverso il nervo ottico. Opsina è un recettore accoppiato alle proteine G, che, una volta attivate, innescano una serie di reazioni che portano alla generazione dei segnali elettrici destinati al cervello.

Il processo di isomerizzazione nella fototrasduzione

Le molecole di opsina si legano al cromoforo 11-cis-retinale, appartenente alla famiglia dei retinoidi, per formare la rodopsina, il principale pigmento presente nei bastoncelli. Quando la luce stimola i fotorecettori, l’11-cis-retinale si isomerizza in tutto-trans-retinale, che viene successivamente rilasciato dall’opsina. Affinché le cellule possano essere stimolate nuovamente e inviare segnali al cervello, il tutto-trans-retinale deve essere trasformato nuovamente in 11-cis-retinale.

Fasi del ciclo visivo

Il ciclo visivo prende il via quando la luce colpisce la retina, attivando un fotorecettore e generando tutto-trans-retinale.
1. Il tutto-trans-retinale viene trasportato fuori dai fotorecettori dalla proteina ABCA4 e convertito in tutto-trans-retinolo dalle retinolo deidrogenasi.
2. Successivamente, il tutto-trans-retinolo si diffonde nelle cellule RPE, legandosi alla proteina legante il retinolo (RPB), una glicoproteina lipofila specificamente secreta dai fotorecettori.
3. La lecitina retinolo aciltransferasi (LCAT) esterifica il tutto-trans-retinolo in esteri retinilici.
4. Gli esteri retinilici vengono immagazzinati nei.Il ciclo visivo è un processo complesso che avviene nella retina dell’occhio umano, consentendo la trasformazione della luce in segnali neurali. Questo processo coinvolge diversi passaggi fondamentali che coinvolgono la trasformazione del retinale in sostanze chimiche attive per la visione. Uno degli attori principali di questo ciclo è il retinale, che è essenziale per la sensibilità alla luce e la visione notturna.

Ruolo dei retinosomi nelle cellule RPE

I retinosomi sono corpi lipidici presenti nelle cellule dell’epitelio pigmentato della retina (RPE) che svolgono un ruolo cruciale nella conservazione dei metaboliti. In particolare, gli esteri retinilici vengono trasformati in 11-cis-retinolo tramite l’azione della idrolasi retinoide. Successivamente, l’11-cis-retinolo viene ossidato in 11-cis-retinale dall’enzima 11-cis retinolo deidrogenasi, appartenente alla classe delle ossidoreduttasi. Questo composto si sposta quindi dal RPE ai fotorecettori, dove si combina con l’opsina per stimolare la visione.

Patologie legate al ciclo visivo

Il corretto funzionamento del ciclo visivo è fondamentale per garantire una corretta percezione visiva. Qualsiasi mutazione che influenzi gli enzimi e le proteine coinvolte in questo processo può portare a diverse patologie oculari. Ad esempio, la degenerazione maculare e l’amaurosi congenita di Leber possono essere causate da mutazioni del gene ABCA4, che influenzano il ciclo visivo. Altre patologie legate a difetti nel ciclo visivo includono la cecità notturna stazionaria congenita e la retinite pigmentosa.

In conclusione, è evidente che il ciclo visivo rappresenta un processo vitale per il corretto funzionamento dell’occhio umano. Le sue alterazioni possono portare a gravi disturbi della vista, sottolineando l’importanza di comprendere appieno i meccanismi coinvolti per sviluppare trattamenti mirati per queste patologie.

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